Per ritornare sull’importanza delle parole alla luce della sentenza della Cassazione del 16 Agosto sull’utilizzo del termine «clandestino», segnaliamo l’articolo di Marco Brando per la rivista della Treccani Lingua Italiana. Brando analizza con un excursus storico della vicenda giudiziaria che ha portato alla sentenza della cassazione e i commenti di vari intellettuali e attivisti sulla vicenda, come il linguista Federico Faloppa il quale afferma che la Corte Suprema «ha fatto bene a condannare l’uso diffamatorio, falso e generatore di discorso d’odio della parola clandestino da parte di alcuni esponenti politici. Ritengo – insieme a tanti soggetti della società civile come Associazione Carta di Roma e ASGI – che sia giusto tutelare i diritti delle persone e responsabilizzare politici e giornalisti».
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