Nella costruzione dell’immaginario comune, i media giocano un ruolo fondamentale: una notizia può essere recepita in modi completamente diversi, a seconda della modalità in cui viene trasmessa.
Per quanto riguarda il fenomeno dell’immigrazione e la presenza in Italia di persone di origine straniera, questo aspetto è particolarmente evidente: sono frequenti i casi in cui i media veicolano un’immagine generalizzante, stigmatizzante, o addirittura criminalizzante, dei cittadini non italiani. Anche laddove ci sia una particolare attenzione a non incappare in grossolane generalizzazioni, è frequente la dicotomia noi-loro, la proposta di un’alterità, contrapposta a una supposta comunità autentica e omogenea.
I cittadini di origine straniera raramente vengono ascoltati e raccontati: il più delle volte, si sceglie di rappresentarli secondo canoni già presenti e conosciuti socialmente, senza far emergere il loro punto di vista.
Partendo da queste osservazioni, l’associazione Prendiamo la parola organizza, in collaborazione con Arci, “Oltre la rappresentazione. Il punto di vista che manca”, una mattinata di informazione e confronto in cui, attraverso dibattiti e incontri, si discuterà dello stato dell’arte: con un excursus relativo agli ultimi vent’anni, si mostreranno evoluzioni, involuzioni e cambiamenti riscontrati. Una volta avuto un quadro della situazione, si farà luce sulle strategie e sulle dinamiche da attuare per superare la situazione attuale, considerata dalle associazioni promotrici “di stallo”.
Molti gli interventi previsti, tra giornalisti, docenti ed esperti di immigrazione e comunicazione.
L’appuntamento è per venerdì 14 giugno, dalle 9.30 alle 13.00, in corso Vittorio Emanuele II, 349, Roma.
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