E’ la prima constatazione che fa il Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Thomas Hammarberg, nell’ultimo rapporto sul nostro paese. Il rapporto si basa su quanto riscontrato durante la sua ultima visita in Italia effettuata il 26 e 27 maggio scorsi. Il commissario esprime molta “preoccupazione per gli standard di vita bassi e inaccettabili riscontrati in molti insediamenti rom, specialmente in quelli abitati dai migranti e dalle loro famiglie”, puntando il dito contro la dichiarazione dello stato di “emergenza nomadi” proclamato in alcune regioni, a seguito del quale i prefetti delle regioni stesse hanno assunto il ruolo di commissari straordinari per poter affrontare la situazione dei rom e sinti a livello locale.
Lo “stato di emergenza”, ancora in vigore in cinque regioni, ha fornito le basi per la moltiplicazione degli sgomberi di rom e sinti dagli insediamenti in tutto il paese, “spesso in modi – si legge nel rapporto – che contrastano con gli standard dei diritti umani”, violando a più riprese la Carta Sociale Europea. La situazione dei rom e degli immigrati, afferma il Commissario, è una delle sfide più urgenti che l’Italia deve affrontare per il pieno rispetto dei diritti umani: “Il trattamento riservato a queste minoranze costituisce una cartina di tornasole sull’effettivo rispetto degli standard del Consiglio d’Europa da parte dei paesi membri”.
Hammarberg esprime anche preoccupazione per gli slogan politici razzisti e xenofobi e ha ribadito la necessità di misure efficaci per contrastare questo fenomeno, comprese iniziative di autoregolamentazione da parte dei partiti politici e la vigorosa attuazione delle leggi contro i reati legati al razzismo. Alcuni episodi di violenza nei confronti dei rom, dichiara il Commissario, a volte anche perpetrati dalle forze dell’ordine, segnalano la necessità per le autorità di migliorare la risposta alla violenza derivata da motivazioni razziste: “E’ necessario migliorare la gestione dei reati a sfondo razzista e combattere gli abusi, legati al razzismo, da parte della polizia. In particolare, il sistema di monitoraggio degli incidenti a sfondo razzista dovrebbe essere più flessibile e più attento alle esigenze della vittima”, sottolinea. Infine, in materia di accoglienza, invita le autorità italiane ad evitare qualsiasi pratica che possa tradursi nel rinvio di migranti in paesi dove possono rischiare di subire maltrattamenti o un respingimento indiretto e a migliorare le garanzie di accesso all’asilo: “Risulta imperativo che qualora dei migranti si trovino in situazione di emergenza in mare, il soccorso e la sicurezza di quest’ultimi prevalgano su ogni altro tipo di considerazione, ivi compresa la mancanza di chiarezza o di accordi in merito alle responsabilità per gli interventi di salvataggio”. Il Commissario troverà ascolto presso il nostro governo?
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