
Segnaliamo di seguito la nota pubblicata da ASGI sull’apertura da parte della Commissione Europea di una procedura di infrazione contro l’Italia per i requisiti di accesso al reddito di cittadinanza, in particolare il requisito di residenza di 10 anni.
«A due anni e mezzo dalla denuncia presentata da ASGI, NAGA, APN e l’Altro diritto, La Commissione Europea ha aperto una procedura di infrazione contro l’Italia in relazione al requisito di 10 anni di residenza in Italia per l’accesso al reddito di cittadinanza. Non solo: la Commissione ha deciso di avviare una procedura di infrazione anche contro l’Assegno Unico Universale, con riferimento al requisito della residenza biennale, grazie alla segnalazione della UIL del Friuli Venezia Giulia.
“Si tratta della conferma del carattere discriminatorio delle attuali politiche italiane in tema di sostegno alle famiglie e di contrasto alla povertà. Politiche frutto di scelte che producono diseguaglianza tra le famiglie e le persone italiane e straniere. Scelte illogiche e discriminatorie più volte segnalate alle istituzioni preposte all’attuazione delle politiche sociali sin dall’iter avviato in parlamento per la loro istituzione. Osservazioni ribadite anche nel settembre 2021 assieme ad altre associazioni in una lettera indirizzata al Dipartimento della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed ai ministeri delle Pari opportunità e del Lavoro cui era stata chiesta “una svolta decisiva rispetto alle scelte passate che hanno visto escludere moltissimi stranieri regolarmente soggiornanti dall’accesso ad importanti prestazioni sociali”, in occasione dell’elaborazione dei decreti attuativi sull’attuazione dell’assegno unico universale e della riforma in corso sul Reddito di cittadinanza.”»
Leggi la nota completa di ASGI QUI.