5,1 milioni di cittadini stranieri residenti, pari all’8,8% della popolazione e per il 51,3% donne. 3,5 milioni di cittadini non comunitari titolari di permesso di soggiorno; 180.794 titolari di un soggiorno per motivi di asilo; 53.609 persone che hanno presentato una richiesta di protezione in Italia; 42.464 persone accolte nei 34.744 posti di accoglienza disponibili nella rete del Sai (Sistema di Accoglienza e Integrazione) gestita dai Comuni. Sono solo alcuni dei dati, riferiti all’anno 2021, contenuti nel Dossier Statistico Immigrazione 2022 curato da Centro Studi e Ricerche IDOS e presentato il 27 ottobre a Roma. Tra gli approfondimenti tematici, l’attenzione specifica dedicata alle migrazioni climatiche, in continua crescita, e alle forme di accoglienza dei cittadini ucraini.
Al contrario di quanto potrebbero far pensare gli allarmi continui lanciati sui migranti che giungono per mare, l’immigrazione nel nostro paese è stabile da anni. Gran parte dei titolari di permesso di soggiorno ha un permesso per lungo-soggiornanti (ovvero vive in Italia da almeno cinque anni).
Insomma non c’è nessuna invasione in corso. Eppure, “siamo di fronte a un immobilismo stucchevole, a chiusure e a latitanze politiche”, ha osservato Luca Di Sciullo presentando il dossier, ricordando la mancata riforma della legge sulla cittadinanza, ma anche gli ormai 24 anni di età del Testo Unico 286/98, il più che decennale sottodimensionamento dei cosiddetti “decreti flussi” e il rinnovo del Memorandum Italia-Libia.
Un dossier che come sempre offre dati utili ma non dimentica mai che dietro i dati ci sono le persone. E per questo raccoglie analisi e riflessioni utili per argomentare la richiesta di un cambiamento radicale delle politiche migratorie e di inclusione sociale.
Info: https://www.dossierimmigrazione.it