Vi segnaliamo quest’articolo di Annamaria Rivera, pubblicato sul sito Comune-info il 5 settembre 2022, nel quale torna a invitarci con la consueta tenacia all’esercizio del pensiero critico sulle fortune, tutt’altro che ingenue, dell’utilizzo della definizione di “contrasto all’hate speech” in luogo della chiarezza e della profondità del concetto di antirazzismo. La necessità di esercitare un certo rigore nella pratica di ecologia delle parole forse non è mai stata così urgente come nel caos sistemico e nei riflessi sulla comunicazione che esso comporta nel nostro tempo. Decostruire e smascherare le retoriche e il lessico del linguaggio di cui si serve il razzismo, spesso in forme sofisticate e subdole, non basta certo a eliminarne i fondamenti. È tuttavia un passaggio essenziale, indispensabile per restituire senso, nitidezza e capacità di comunicare ai mondi nuovi che esistono ben oltre le rappresentazioni ossessive che ci affliggono dagli schermi per confondere e oscurare la realtà dei processi in corso e impadronirsi di ogni istante della nostra attenzione e del nostro tempo.