
I Centri di Permanenza per il Rimpatrio, i luoghi destinati alla detenzione amministrativa di persone migranti e i regimi di frontiera sono degli spazi patogeni. E’ un tema che la Società Italiana dei Medici per la Migrazione aveva già portato avanti insieme alla Rete Mai più Lager, No ai CPR una campagna di sensibilizzazione sulla certificazione di idoneità delle persone migranti alla vita nei CPR.
Con la stessa convinzione della patogenità insita nella detenzione amministrativa e nei regimi di frontiera, questo appello lanciato dal Collettivo Psicologia Anticarceraria si rivolge a psicologi e psicologhe affinché vi sia una posizione netta contro i CPR a partire da smettere di lavorare in questi luoghi.
Di seguito segnaliamo la lettera completa a cui è possibile aderire.