
E’ uscito il secondo volume di Antirazzismo e scuole, a cura di Annalisa Frisina, Filomena Gaia Farina, Alessio Surian ed edito da Padova University Press. In questo volume, a partire dal nesso fra razzismo e rapporti di potere, si riflette su come lo Stato costruisca la sua unità nazionale riproducendo varie forme di violenza razzista. Rispetto a questo, un riferimento importante è Forgacs, storico che ha analizzato la storia d’Italia e le forme di violenza pubblica esplicatasi tanto sul territorio italiano quanto nelle colonie.
L’eredità storica è un argomento centrale, soprattutto nella prima parte del libro. Il tema della comprensione e della critica della storia coloniale italiana ricorre nei primi capitoli, attraverso lavori di ricerca e momenti laboratoriali in collaborazione stretta con le scuole. La seconda parte del libro, invece, si sposta dall’analisi alla pratica, proponendo degli esempi reali di pratiche antirazziste dentro e fuori le scuole, coinvolgendo tanto la didattica quanto l’ascolto attivo delle esperienze delle persone che vivono, studiano, sono attiviste, si ritrovano in costante rapporto con il razzismo e, di conseguenza, con l’antirazzismo.
Anche in questo volume, come nel primo di cui abbiamo già parlato, resta valida una premessa: per trasformare la società è essenziale partire dalla scuola, in particolare da ciò che si insegna, perché è importante comprendere il passato per cambiare e plasmare il presente.
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