• Skip to main content
  • Skip to secondary menu
  • Skip to footer
  • Chi siamo
  • Cosa puoi fare
  • Contattaci
  • Archivio
  • La nostra rete
  • Rassegna stampa
  • Media gallery
  • English
  • Nav Widget Area

    • Facebook
    • Instagram
    • Twitter
Cronache di ordinario razzismo

Cronache di ordinario razzismo

Cronachediordinariorazzismo.org è un sito di informazione, approfondimento e comunicazione specificamente dedicato al fenomeno del razzismo curato da Lunaria in collaborazione con persone, associazioni e movimenti che si battono per le pari opportunità e la garanzia dei diritti di cittadinanza per tutti.

  • News
  • Database razzismo
  • Pubblicazioni
  • Libri bianchi
  • Legal points
  • In rete
  • Appuntamenti
  • Progetti

“Accoglienza da pazzi”

27 Marzo 2018

Sulla prima pagina del quotidiano Libero (clicca qui per leggere l’articolo), venerdì 23 marzo, campeggia il titolo: “Accoglienza da pazzi. Un richiedente asilo su due è matto da legare e va curato”. A seguire, le pagine 2 e 3 con gli articoli: “Richiedenti asilo. Uno su due è matto e va curato”, “L’accoglienza è una roba da pazzi”, “Nei manicomi giudiziari il 17% dei detenuti è straniero” e un reportage dall’Azienda Sanitaria di Vicenza, che avrebbe proposto un questionario per conoscere quanti ospiti dei Centri di accoglienza avessero subito trattamenti sanitari obbligatori e soffrissero di disturbi legati al sesso, improvvisi atteggiamenti inconsulti, ecc. 

Il pezzo centrale, dalla prima pagina, curato da Renato Farina lancia un nuovo allarme (e una nuova “facile” equazione): più aumentano gli sbarchi nel nostro paese, e più aumenterebbero gli immigrati con problemi mentali. Libero fa rilevare che il dato era già noto (rivendicando una denuncia già pubblicata l’autunno scorso), ma ora “arrivano le conferme da organizzazioni meritorie che cercano di tutelarne la salute, qual è di certo Medici senza frontiere”.

Immancabile l’affezionato riferimento a Kabobo e alle cosiddette “etnie” che sarebbero “naturalmente” a rischio di sviluppare problemi psichiatrici. E nel dire che “lanciare l’allarme non è razzismo”, ecco che invece il quotidiano presenta un quadro della situazione talmente distorto e sprezzante, da suscitare polemiche più che giustificate.

“Il fatto è che abbiamo trascinato qui da noi masse di poveri cristi, illusi di trovare il benessere, ed è tanto spaventosa la traversata del deserto e del mare, e il trauma di scoprire che non sono planati sul Paese del Bengodi, che il sollievo dell’approdo dura poco, mentre la ferita alla loro psiche non viene né riconosciuta né curata, e si farà purulenta nel corso dei mesi a far niente, a dover sopportare le angherie dei più forti del proprio branco, eccetera”. Questo inutile e fuorviante sarcasmo, snocciolando una serie di banalità, indispone il lettore attento.

Una risposta giunge prontamente dall’Associazione Carta di Roma, che attraverso la penna del Presidente Valerio Cataldi, afferma che condannare il titolo di Libero (e ovviamente anche il contenuto dell’articolo) significa difendere la dignità del giornalismo italiano.

“Di nuovo, ci troviamo di fronte all’utilizzo distorto di studi e di statistiche che ha il solo scopo di creare allarme e sollecitare paura. Lo avevano fatto appena una settimana fa con un titolo intollerabile che ci diceva che un femminicidio su 4 è opera di un “immigrato”, come se gli altri tre fossero meno preoccupanti perché fisiologicamente autoctoni, cose di casa nostra”, scrive Cataldi (clicca qui per leggere l’intero articolo).

Una seconda e altrettanto pertinente risposta viene da un medico psichiatra Luigi Benevelli, che dalle colonne di un sito sulla salute, scrive una lettera a Vittorio Feltri (clicca qui per leggere la lettera). Il medico giustamente sottolinea con acume: “È del tutto evidente che i migranti che approdano sulle coste italiane dalla Libia sono persone a rischio molto elevato di grave sofferenza mentale per la pesantezza di traumi, eventi stressanti, violenze sessuali e non, maltrattamenti, umiliazioni, deprivazioni. Così come è evidente che la gran parte di loro declini e interpreti il proprio star male secondo i codici delle culture di appartenenza, diversi da quelli in uso da noi, comprese le culture scientifiche cui si ispirano i professionisti dei nostri servizi pubblici di salute mentale”. Al tempo stesso, accusa, senza timore, il quotidiano di “fomentare paura, diffidenza, odio razzista”, non affrontando il vero nodo della questione: “l’ignoranza delle culture psichiatriche italiane di fronte all’incontro con pazienti che arrivano da paesi non-europei”. E conclude con una frase presa in prestito dall’etnopsichiatra italiano Roberto Beneduce, quando a proposito della situazione italiana afferma che “la situazione migratoria rimanda decisamente ai nodi irrisolti della situazione coloniale”.

La verità è che la vera follia è l’ignoranza.

 

 

Share on facebook
Facebook
Share on twitter
Twitter
Share on linkedin
Linkedin
Share on pinterest
Pinterest
Share on whatsapp
Whatsapp
Share on email
Email

Filed Under: News Tagged With: accoglienza, carta di roma, etnopsichiatria, Libero quotidiano, migranti, pazzia, razzismo

Footer

Contatti

Associazione di Promozione Sociale Lunaria
via Buonarroti 39, 00185 - Roma
Dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 17.00

Tel. 06.8841880
Email: info@cronachediordinariorazzismo.org

Social

  • Facebook
  • Instagram
  • Twitter

Newsletter e Donazioni

Tutti i contenuti di questo sito, ove non diversamente indicato, sono coperti da licenza Creative Commons | Informativa sull'uso dei cookies
Gestisci Consenso Cookie

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, ma non utilizza alcun cookie di profilazione.

Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
{title} {title} {title}

Sostieni il nostro lavoro conto il razzismo con una donazione

×