
Due studenti stranieri su tre nelle scuole italiane (il 65,4 per cento) sono nati nel nostro paese. L’incidenza sale al 74,6% nelle scuole primarie e all’81,9% in quelle dell’infanzia. In totale sono oltre 860 mila gli stranieri residenti che avrebbero diritto di accesso alla cittadinanza italiana se questa fosse estesa, con efficacia retroattiva, a tutti i nati sul territorio nazionale (nel 95% dei casi bambini e ragazzi con meno di 18 anni). Sono i dati resi noti dal Centro Studi e Ricerche Idos e la Rete che promuove la campagna “Dalla parte giusta della storia” nel trentesimo anniversario della Legge 91/92. Una legge, varata il 5 febbraio di trenta anni fa e basata sullo ius sanguinis, che secondo gli studiosi oggi penalizza oltre 1,5 milioni di potenziali italiani. L’analisi di Eleonora Camilli su Redattore sociale del 3 febbario 2022.