Il laboratorio “Capusutta” ha preso il via nove mesi fa e ha impegnato 65 ragazzi, di cui 34 rom, che una volta a settimana hanno provato per allestire lo spettacolo “Donne in Parlamento”, andato in scena. Due serate, che hanno registrato il tutto esaurito, hanno registrato la presenza, anche in questo caso storica, di molte famiglie rom che per la prima volta nella loro vita sono entrate in un teatro. «La cosa che ci ha sconvolto – ha sottolineato Rosy De Sensi – è che Martinelli e i “Corsari” non hanno riservato i posti per le varie “personalità”, ma hanno accolto allo stesso modo i genitori dei ragazzi italiani così come quelli dei bambini rom. Hanno creato così un’atmosfera giocosa e soprattutto alla pari». Insomma, un’esperienza indimenticabile, soprattutto per i ragazzi rom che per la prima volta non hanno fatto da cornice ma sono stati loro i veri protagonisti. Bambini e ragazzi rom che non dimenticherranno mai i loro nomi scritti sui manifesti dello spettacolo: non lo dimenticherrano i quattro ragazzi più grandi, Pamela, Luciano, Ornella e Immacolata, così come non lo scorderanno mai i piccoli Martino e Alessandra Mara, che hanno appena sei anni, e che si sono emozionati la prima volta che sono entrati al Teatro Comunale Grandinetti, al punto da scoppiare in lacrime. Ora l’intero gruppo sarà a Roma, dove il 16 dicembre si esibirà al teatro “Valle”, grazie anche all’Amministrazione comunale che ha mantenuto la promessa di sostenerli. Anche questa sarà un’avventura, che di certo rimarrà impressa nei loro cuori.
Teatro Valle Occupato