L’appello parte dal caso Open Arms (noi ne avevamo parlato qui) e l’accusa arriva dai docenti di diverse e prestigiose università europee. La dichiarazione è un’iniziativa di Thomas Spijkerboer (Professore di diritto delle migrazioni, Vrije Universitet Amsterdam; visiting professor ’Raoul Wallenberg’ di diritti umani e diritto umanitario, Lund University) e Martin Scheinin (Professore di diritto internazionale e diritti umani, Istituto Universitario Europeo, Martin.Scheinin@EUI.eu), sostenuti da Yussef Al Tamimi (dottorando presso l’Istituto Universitario Europeo).Due le violazioni delle leggi internazionali secondo gli esperti di diritto: la prima, per il fatto di aver chiesto al capitano del vascello impiegato in un’operazione di Search and rescue (SAR) di riconsegnare le persone soccorse in mare alla guardia costiera libica; la seconda riguarda il sequestro di una nave impegnata in attività di Search and rescue, riducendo così le capacità di ricerca e soccorso. “La Libia non è un luogo di sicurezza come richiesto dalla legge internazionale – concludono -. È, al contrario, l’Italia che agisce in violazione del diritto internazionale”. I giuristi italiani dell’Asgi, oltre a condividere l’appello, suggeriscono alcuni link per approfondire la tematica: ProActiva Open Arms : Comunicato dell’ASGI, Time to Investigate European Agents for Crimes against Migrants in Libya – EJIL: Talk!, Italy in Violation of International Law, Lawyers Say – Raoul Wallenberg Institute.










