
L’associazione nazionale Articolo 21, insieme alla Rete Diritti, Accoglienza e Solidarietà Internazionale del FVG ha lanciato una iniziativa per ricordare il nesso profondo tra la Resistenza, la festa della Liberazione e il diritto d’asilo, quale diritto inviolabile della persona previsto dal nostro ordinamento costituzionale. Con il contributo di alcuni rifugiati, è stato prodotto un bellissimo video girato di fronte alla Risiera di San Sabba a Trieste, unico campo di sterminio in territorio italiano, Questo è il link al video: https://youtu.be/Vup1gK68-9c. Qui di seguito anche il documento della campagna nazionale “Tutte le vite valgono” contro i respingimenti, che ha coinvolto oltre 400 persone in Friuli e altrove un digiuno a staffetta che si concluderà il 25 aprile.
Buona Festa della Liberazione!
Resistenza, Costituzione, diritto d’asilo
#25aprile #rottabalcanica #norespingimenti
Tutte le vite valgono!
Nel corso dell’inverno, nel mezzo di una drammatica pandemia, si è consumato, a poche centinaia di
chilometri dal confine orientale italiano, l’ennesimo fallimento della politica che dovrebbe tutelare la vita di ogni essere umano. In Bosnia, migliaia di uomini, donne e minori sono stati bloccati nei boschi e nelle
campagne, rischiando la morte per stenti e assideramento. L’arrivo della primavera non ha modificato la loro
condizione: nel rimpallo di responsabilità tra Europa, istituzioni bosniache centrali e cantonali, nessuna soluzione è stata ancora individuata.
La Rete DASI FVG ha denunciato con forza le responsabilità dell’Europa e del nostro Paese
nell’attuazione dei respingimenti a catena, chiamati “riammissioni informali”, messi in atto da Italia,
Slovenia e Croazia nei confronti dei migranti. Si tratta di dispositivi illegittimi, finalizzati a ricondurre in
Bosnia persone che aspirano a una protezione umanitaria, ma deliberatamente escluse dall’Europa, disposta a
stanziare cospicui finanziamenti pur di tenerle fuori dai propri confini.
Rifacendoci ai principi dell’azione politica nonviolenta, a partire dal 17 gennaio abbiamo
promosso un digiuno a staffetta che ha coinvolto ogni giorno più persone per:
• chiedere a tutti i Governi dell’Unione Europea e in primis a quello italiano di porre immediatamente fine ai
respingimenti che violano la legislazione europea e nazionale, impedendo l’accesso al diritto d’asilo;
• attuare tra tutti gli Stati membri dell’UE un piano di ricollocamento dei rifugiati bloccati in Bosnia,
aiutando contemporaneamente questo Paese a realizzare un programma di accoglienza adeguato alle sue
possibilità.
Iniziato in Friuli Venezia Giulia, il digiuno a staffetta ha raccolto, ad oggi, circa 400 adesioni,
provenienti anche da altre regioni italiane, con la partecipazione di esponenti di associazioni della società
civile, comunità religiose, istituzioni e sindacati.
L’iniziativa si concluderà il 25 aprile con un’ultima giornata di digiuno, praticato collettivamente
dall’alba al tramonto, in segno di solidarietà con le persone in cammino lungo i tanti sentieri delle
migrazioni contemporanee. Nella stessa giornata, rispettando le regole per il contenimento della pandemia, si potrà partecipare alle cerimonie pubbliche organizzate nelle diverse città italiane, rilanciando, con nostri cartelli, le
istanze contenute nell’appello “Tutte le vite valgono #rottabalcanica #norespingimenti”.
La “Liberazione” darà maggiore significato alla richiesta di attuazione della Costituzione, che
garantisce l’esercizio dei fondamentali diritti e, fra questi, il diritto d’asilo, negato a quante/i, provenienti
dalle regioni più tormentate, sono costretti in condizione di marginalità, disumanità, dimenticanza, nel cuore
dell’Europa.
Rete Diritti Accoglienza Solidarietà Internazionale FVG
www.sconfini.net
Info: retedirittifvg@gmail.com