Condanna con l’aggravante di razzismo: questa la decisione che il Tribunale di Roma ha preso mercoledì scorso nei confronti di uno dei tre uomini che, nel luglio 2009, aggredirono un cittadino congolese mentre distribuiva dei volantini nel quartiere di Monteverde, a Roma.
Armati di bastoni, i tre avevano insultato la vittima ( “Noi facciamo la volontà del governo, tu sporco negro vattene a casa tua”) aggredendola e derubandola poi di soldi e passaporto.
L’uomo era stato poi ricoverato all’ospedale San Camillo, da dove era stato dimesso con tre punti sulla fronte, diversi traumi in tutto il corpo e sette giorni di prognosi.
Rivoltosi alla polizia per denunciare il fatto, ne usciva senza denuncia, ma solo con un verbale: secondo gli inquirenti non si sarebbe trattato di un’aggressione razzista, e sarebbe stata la stessa vittima a non aver voluto effettuare la denuncia. In realtà, il cittadino congolese si era rivolto il giorno successivo al servizio dell’Arci SOS Diritti: sostenuto dall’associazione, aveva iniziato un percorso per ottenere giustizia. (Clicca qui per il database dei casi di razzismo)
Che finalmente è arrivata: il Tribunale di Roma ha confermato l’aggravante e condannato uno degli aggressori – l’unico riconosciuto dalla vittima – a 10 mesi di reclusione e a un risarcimento di seimila euro.
Pubblichiamo di seguito il comunicato con il quale l’Arci ha diffuso oggi la notizia.
Condannato con l’aggravante di razzismo uno dei responsabili dell’aggressione ai danni di un rifugiato congolese avvenuta a Roma nel luglio 2009
Una importante vittoria del movimento antirazzista
Lo aveva detto L., il rifugiato congolese aggredito nel luglio 2009 nel quartiere di Monteverde a Roma mentre distribuiva volantini, che, forte del sostegno dell’Arci, sarebbe andato fino in fondo.
La vittima, pochi giorni dopo – accompagnato da un avvocato dell’associazione, Mauro Notargiovanni – denunciò l’accaduto sottolineando la matrice razzista dell’episodio, ma il commissariato risolse la questione con la sola compilazione di un verbale, sostenendo che era stato proprio l’aggredito a non voler fare la denuncia e che in realtà un’aggressione non c’era neanche stata, e tanto meno un movente razzista.
Ma il giorno stesso dell’aggressione la vittima si era rivolta al numero verde dell’Arci SOS Diritti per avere assistenza e consulenza legale e, soprattutto, per raccontare la sua versione dei fatti, diversa da quella resa nota dalla questura. Da allora è stata portata avanti una battaglia comune per l’identificazione degli aggressori e per il riconoscimento dell’aggravante di razzismo.
Nel primo pomeriggio di mercoledì scorso, il Tribunale di primo grado di Roma ha confermato l’aggravante e ha condannato uno degli aggressori – l’unico riconosciuto dal rifugiato – a 10 mesi di reclusione e a un risarcimento di seimila euro nei confronti di L.
Si tratta di un’importante vittoria che dimostra una volta di più l’utilità del servizio offerto degli operatori del Numero Verde che, dalla sua attivazione, ha fornito ai numerosi utenti informazioni sulle procedure di regolarizzazione, assistenza, raccolto denunce di discriminazioni, violenze, abusi o truffe.
Ricordiamo che il Numero Verde SOS Diritti 800999977 risponde dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 17.30.
Roma, 11 gennaio 2013