L’ex Colorificio Toscano di Pisa rischia di essere sgomberato.
Abbandonato da anni e lasciato al degrado, a ottobre scorso è stato occupato da alcune realtà e associazioni aderenti al cartello “Municipio dei Beni Comuni”, che l’hanno ristrutturato, trasformandolo in uno spazio di socialità, condivisione e confronto.
Dopo una iniziale trattativa avviata con la proprietà per regolarizzare la presenza delle varie realtà all’interno della struttura, l’azienda proprietaria dell’area ha deciso di chiedere il sequestro e lo sgombero dell’immobile.
Le associazioni presenti all’interno dell’ex Colorificio rivolgono un appello alle realtà che si occupano di immigrazione e antirazzismo, presenti su tutto il territorio nazionale: all’interno del Colorificio si tengono molte attività che riguardano la tutela e la promozione dei diritti dei cittadini stranieri, attività che verrebbero a mancare se si dovesse concretizzare lo sgombero.
Pubblichiamo di seguito l’appello
ANTIRAZZISTI PER IL COLORIFICIO
Da alcuni mesi è attiva a Pisa un’esperienza di straordinario valore sociale. Il “Municipio dei Beni Comuni”, a cui hanno dato vita associazioni, gruppi studenteschi e attivisti locali, ha liberato una fabbrica abbandonata da anni – il Colorificio Toscano – facendone un laboratorio di discussione, di elaborazione culturale e di iniziativa civile. All’interno della struttura si discute ogni giorno di ambiente, beni comuni, diritti, nuove forme di democrazia e partecipazione dal basso.
L’ex Colorificio Liberato è diventato anche un luogo di dialogo interculturale, di lotta al razzismo e alle discriminazioni, di promozione dei diritti di cittadinanza di migranti, profughi e rifugiati, rom e sinti.
Nella struttura è aperto un sportello informativo e di tutela legale per cittadini stranieri; si tengono iniziative per i diritti delle popolazioni rom e sinte; si sperimentano forme inedite di cooperazione internazionale, in collegamento con le primavere arabe e i movimenti laici e democratici di tutto il mondo; i rifugiati dell’emergenza Nord-Africa vi hanno trovato un punto di riferimento per discutere della loro condizione. In un momento storico come questo, in cui la crisi economica sembra alimentare nuovi razzismi e nuove forme di esclusione, iniziative del genere sono preziose per rilanciare una cultura della solidarietà e dei diritti.
E’ di pochi giorni fa la notizia di un possibile sgombero dell’ex-Colorificio Liberato, a seguito dell’istanza di sequestro depositata dalla multinazionale proprietaria dell’area.
Noi, rappresentanti di organizzazioni, reti, forze sociali e media indipendenti attivi nella lotta alle discriminazioni e ai razzismi, riteniamo che questa esperienza debba essere difesa come un patrimonio di tutti e tutte, ben al di là dei confini toscani. Per questo chiediamo al Comune di Pisa e alle istituzioni locali di attivarsi affinché sia scongiurato lo sgombero, e affinché le attività dell’ex-Colorificio Liberato possano proseguire.
Per aderire: sergiobontempelli@gmail.com