Nei giorni in cui il Governo italiano si è distinto per aver trasformato l’arrivo dei migranti nord-africani sulle coste meridionali in una emergenza senza precedenti, scegliendo di non pianificare la loro accoglienza e di non concordarla con gli enti locali, i comuni della Locride, terra di paesi come quelli di Riace, di Badolato, di Paulonia che hanno sperimentato da tempo piccole ma buone pratiche di accoglienza, vanno controcorrente rendendo pubblica la loro disponibilità a ospitare i migranti che si trovano a Lampedusa. Pubblichiamo di seguito il testo del comunicato stampa diffuso in rete. Un esempio che potrebbe essere utilmente seguito da altri enti locali per rendere visibile quella parte della società e delle istituzioni italiane che non si riconoscono nelle scelte irresponsabili di chi sta alimentando consapevolmente un conflitto interno tra migranti e cittadini italiani.
Associazione dei 42 Comuni della Locride
Comitato direttivo.
Siamo italiani. Ci sentiamo europei ma nello stesso tempo siamo consapevoli dei nostri legami indissolubili con tutti i popoli del Mediterraneo.
Il razzismo non fa parte della nostra civiltà che ha visto nei secoli un continuo e proficuo scambio con i popoli che si affacciano su questo nostro mare.
Quanto avviene a Lampedusa ci umilia e ci imbarazza .
Non è questa l’Europa che vogliamo, non è questa la nostra Italia.
La zona Jonica reggina è conosciuta perché, da tanto tempo, comuni come Riace e Caulonia, sono diventati modelli di accoglienza.
Una accoglienza che tende non solo a porgere la mano ai disperati che bussano alle nostre porte ma che ha, come obbiettivo di fondo, l’idea -certamente di non facile attuazione- di far rinascere le campagne abbandonate ed i borghi disabitati grazie agli immigrati ed ai rifugiati.
Dinanzi a quanto sta succedendo a Lampedusa e sulle coste dell’Africa non restiamo indifferenti. Non ci giriamo dall’altra parte.
Il Comitato direttivo dell’associazione dei 42 comuni della zona Jonica ha deciso di dichiarare la Locride terra di accoglienza.
Non si tratta di una semplice dichiarazione di principi.
Già abbiamo comunicato che grazie alla sensibilità di alcuni sindaci come quello di Gerace e quello di Antonimina siamo disponibili a che nella nostra zona sorga una tendopoli (che abbia come requisito prioritario la tutela della dignità umana) che accolga gli immigrati. Altri Comuni , tra cui Benestare, hanno messo a disposizione alloggi, ed un fabbricato sequestrato alla ndrangheta. Altri sindaci hanno dato la propria disponibilità a collaborare.
Numerosi i medici ed i volontari che si sono messi a disposizione.
Molte le cooperative pronte a mettere a disposizione la professionalità maturata nel settore.
Siamo consapevoli di fare solo e soltanto il nostro dovere.
Non dimentichiamo mai chi siamo stati, quanto volte siamo stati noi a bussare alle porte degli altri e quante volte siamo stati invece un rifugio sicuro per altri popoli.
Vogliamo solo ribadire che la Locride non è terra di mafia.
La Locride è, prima di tutto e innanzitutto, una Terra di civiltà antica, di gente generosa, di naturale ospitalità!
IL presidente del comitato direttivo
Ilario Ammendolia sindaco di Caulonia.