A seguito della denuncia dell’associazione MEDU Medici per i Diritti Umani, relativa alle gravi violazioni dei diritti e della dignità umana dei migranti reclusi nel CIE di Lamezia Terme, i promotori della campagna LasciateCIEntrare ribadiscono la necessità di rivedere la normativa sul tema della detenzione amministrativa per arrivare alla chiusura dei CIE, recentemente auspicata anche dal Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa Nils Muižnieks all’interno del rapporto sull’Italia.
Pubblichiamo di seguito il testo del comunicato
GRAVI I CASI DI VIOLAZIONI DEI DIRITTI E DELLA DIGNITA’ UMANA DEI “DETENUTI” NEL CIE DI LAMEZIA TERME DENUNCIATI DALL’ASSOCIAZIONE MEDU MEDICI PER I DIRITTI UMANI
Le indegne condizione di trattenimento di migranti rivelate dalle immagine fotografiche realizzate da un team di Medici per i Diritti Umani (MEDU) durante una visita nel Centro di identificazione ed espulsione (CIE) di Lamezia Terme, confermano quello che la campagna LasciateCIEntrare denuncia da mesi: i CIE sono luoghi di continue e sistematiche violazioni dei diritti e della dignità umana e vanno chiusi immediatamente.
Il CIE di Lamezia Terme era già a molte riprese stato definito come uno dei peggiori d’Italia poiché privo dei minimi requisiti di vivibilità. Alla luce della visita effettuata dai medici dell’organizzazione MEDU, “la struttura appare del tutto inadeguata a garantire la permanenza dignitosa dei migranti “reclusi” per detenzione amministrativa. La mancanza di qualsiasi attività ricreativa, la carenza di servizi essenziali per i trattenuti, la chiusura pressoché totale all’apporto di organizzazioni esterne, alcune pratiche francamente sconcertanti e lesive della privacy della persona rendono la struttura priva dei requisiti minimi di vivibilità in condizioni di capienza a regime”. Desta particolare allarme la difficoltà a garantire in modo adeguato il diritto alla salute al suo interno (come dimostra il caso clinico dell’immigrato costretto in assenza di visite e cure specialistiche ad inventarsi una fisioterapia fai da te). Queste strutture rappresentano, infatti, una grave violazione del diritto alla salute, come denunciato da MEDU e dalle organizzazioni che hanno aderito alla campagna LasciateCIEntrare. Al suo interno sono state inoltre riscontrate pratiche di umiliazione dei detenuti (si veda la gabbia per la rasatura della barba) assolutamente sconcertanti che non sono casi isolati o limitati al CIE di Lamezia Terme, ma sono stati riscontrati in altri centri.
Alla luce di quest’ennesimo rapporto sulla violazione della dignità umana e sulla base di un monitoraggio sistematico delle condizioni di vita nei CIE, ribadiamo che il sistema dei CIE è inefficace e fallimentare ed è perciò impellente rivedere l’attuale normativa sul tema della detenzione amministrativa. Solo dieci giorni fa il Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa Nils Muižnieks, a seguito della sua visita a Roma dal 3 al 6 luglio 2012, aveva presentato un rapporto rivolto alle autorità italiane in cui le esortava “a eliminare gradualmente la pratica della detenzione amministrativa dei migranti irregolari in strutture simil-carcerarie, favorendo piuttosto misure alternative più idonee, e a promuovere il ricorso ai programmi di rimpatrio volontario”.
per maggiori informazioni sulla campagna LasciateCIEntrare:
Gabriella Guido – ggabrielle65@yahoo.it
addetto stampa: floremy2@gmail.com
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