“La risposta che l’Europa e l’Italia stanno dando di fronte all’esodo dei profughi ucraini è stata ed è sorprendente e, naturalmente, condivisibile. Si tratta di una scelta storica, in forte discontinuità con il passato, che sembra aver momentaneamente ricomposto la frattura che da sempre divide i Paesi europei più esposti alle migrazioni provenienti dal Sud del Mediterraneo, quelli che ospitano la frontiere esterne orientali dell’Unione Europea, che si sono distinti sino ad oggi per la costruzione di muri e fili spinati e i respingimenti dei migranti e dei richiedenti asilo, e i paesi del Centro e del Nord Europa, dotati di sistemi di welfare e di accoglienza più efficienti e, anche per questo, mete preferenziali di molti migranti e richiedenti asilo”. L’analisi di Sbilanciamoci.info.