• Skip to main content
  • Skip to secondary menu
  • Skip to footer
  • Chi siamo
  • Cosa puoi fare
  • Contattaci
  • Archivio
  • La nostra rete
  • Rassegna stampa
  • Media gallery
  • English
  • Nav Widget Area

    • Facebook
    • Instagram
    • Twitter
Cronache di ordinario razzismo

Cronache di ordinario razzismo

Cronachediordinariorazzismo.org è un sito di informazione, approfondimento e comunicazione specificamente dedicato al fenomeno del razzismo curato da Lunaria in collaborazione con persone, associazioni e movimenti che si battono per le pari opportunità e la garanzia dei diritti di cittadinanza per tutti.

  • News
  • Database razzismo
  • Pubblicazioni
  • Libri bianchi
  • Legal points
  • In rete
  • Appuntamenti
  • Progetti

Il sistema Cie e il (negato) diritto alla salute

14 Novembre 2012

Lunedì 12 novembre il Giudice di Pace ha disposto il trasferimento di un cittadino tunisino dal Cie di Milo (Trapani) ad un centro di accoglienza vicino ad Erice.

La decisione del Giudice di Pace è giunta dopo la consegna della certificazione dei medici di MEDU, i quali, constatando la presenza di una doppia frattura scomposta dei calcagni, hanno dichiarato l’incompatibilità dello stato di salute dell’uomo con il trattenimento nel Centro di Identificazione ed Espulsione, struttura che non gli garantirebbe un’adeguata assistenza sanitaria.

La decisione del trasferimento rappresenta l’ennesima prova dell’incapacità del sistema Cie di assicurare il fondamentale diritto alla salute.

Di seguito pubblichiamo il comunicato di MEDU

CIE e diritto alla salute: un caso sconcertante a Trapani Milo

Roma, 13 novembre 2012

Medici per i Diritti Umani (MEDU) esprime viva soddisfazione per il trasferimento – disposto ieri  dal Giudice di Pace –  del giovane trattenuto tunisino con doppia frattura scomposta dei calcagni, dal CIE di Trapani Milo ad un centro di accoglienza nei pressi di Erice. Il Giudice di Pace ha così accolto la certificazione dei medici di MEDU, presentata dall’avvocato del migrante tunisino, che con la quale si dichiarava  l’incompatibilità del paziente con il centro di identificazione ed espulsione di Trapani. Un equipe di MEDU aveva esaminato il paziente lo scorso 6 novembre in occasione  di una visita al CIE di Trapani Milo constatando come il giovane, ancora immobilizzato in una sedia a rotelle, necessitasse di un’adeguata terapia riabilitativa con personale qualificato e in spazi attrezzati, evidentemente non disponibili all’interno di quella struttura. E’ opportuno ricordare che le fratture del calcagno, specie se bilaterali, sono lesioni in generale gravi con  alto rischio di complicazioni e sequele sia nel breve periodo che a distanza di tempo. Tra le complicanze tardive di una frattura al calcagno vi sono tra l’altro  la rigidità articolare, l’artrosi, il dolore cronico, la zoppia, impossibilità alla corsa ed alla stazione eretta prolungata. E’ pertanto importante assicurare al paziente una corretta terapia riabilitativa.

Risulta perciò sconcertante, che il migrante tunisino, dopo essersi procurato le fratture durante un tentativo di fuga ed essere stato operato il 2 ottobre scorso, continuasse a permanere in una struttura come il CIE evidentemente del tutto inadeguata ad assicurargli una corretta assistenza. Né si può considerare una misura sufficiente il fatto che fosse stata predisposta una visita mattutina da parte di due volontarie della Croce Rossa per assistere il paziente impossibilitato a provvedere autonomamente ai bisogni fisiologici e all’igiene personale. Del resto l’inappropriatezza del trattenimento  di un paziente in queste condizioni risultava anche dalla difficoltà da parte dell’ente gestore nell’individuare un luogo adatto alla sua permanenza all’interno della struttura del CIE. Al momento della visita degli operatori di MEDU, il paziente, non potendo infatti restare all’interno dell’area di trattenimento insieme agli altri migranti, alloggiava in uno stanzone semivuoto lontano dai servizi igienici. Il paziente lamentava inoltre l’impossibilità di riposare poiché all’interno della stanza e proprio sopra il suo letto era presente un altoparlante che veniva spesso utilizzato anche durante la notte per le comunicazioni interne. 

Grazie all’ultimo provvedimento del Giudice di Pace, il paziente ha potuto lasciare il CIE di Trapani Milo e si trova da oggi in un centro di accoglienza dove potrà  usufruire di un’adeguata assistenza e proseguire il suo percorso di guarigione. Ciononostante, questo caso evidenzia ancora una volta le gravi difficoltà ad assicurare condizioni di permanenza dignitose e possibilità di accesso alle cure ai migranti trattenuti nei centri di identificazione ed espulsione. Il Giudice di Pace ha infatti adottato il provvedimento sulla base di un certificato di incompatibilità presentato dall’avvocato difensore del trattenuto e redatto da un’associazione esterna al CIE, Medici per i Diritti Umani, che si è trovata a visitare occasionalmente la struttura. Desta estrema preoccupazione che in questo, come in altri casi segnalati da MEDU, l’istituto della detenzione amministrativa ed il sistema dei CIE si riveli incapace di assicurare il fondamentale diritto alla salute garantito a ciascun individuo, immigrati irregolari compresi, dall’articolo 32 della Costituzione italiana.

 

Share on facebook
Facebook
Share on twitter
Twitter
Share on linkedin
Linkedin
Share on pinterest
Pinterest
Share on whatsapp
Whatsapp
Share on email
Email

Filed Under: Antirazzisti in movimento Tagged With: cie, medu, MIlo, salute, sanità, trapani, tunisino

Footer

Contatti

Associazione di Promozione Sociale Lunaria
via Buonarroti 39, 00185 - Roma
Dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 17.00

Tel. 06.8841880
Email: info@cronachediordinariorazzismo.org
Iscriviti alla newsletter

Facebook

Cronache Di Ordinario Razzismo

Twitter

Seguici su Twitter
Tutti i contenuti di questo sito, ove non diversamente indicato, sono coperti da licenza Creative Commons | Informativa sull'uso dei cookies
Gestisci Consenso Cookie

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, ma non utilizza alcun cookie di profilazione.

Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
{title} {title} {title}