Negli ultimi mesi nei discorsi da parte delle istituzioni, la politica e i mass-media, sono intrisi di parole cariche di odio verso determinate categorie di persone come possono essere le persone migranti o la comunità LGBTQIA+. L’uso delle espressioni «sostituzione etnica» o «clandestini», la campagna anti famiglie omogenitoriali, il cambiamento della retorica nel dibattito pubblico è evidente e per questo segnaliamo il comunicato redatto dal gruppo advocacy della Rete contro l’odio. La rete chiede a istituzioni, politici e mass-media di porre fine a questi veri e propri discorsi d’incitamento all’odio assumendo al contrario un impegno che vada verso la tutela dei diritti.