Il progetto Monitora, monitoring racism in sport, sta ormai volgendo al termine dopo due anni di attività di ricerca, formazione e una campagna di sensibilizzazione. Nell’ambito del progetto, abbiamo visto come le discriminazioni e il razzismo attraversano il mondo dello sport in tutte le sue discipline e livelli senza però che vengano messi in campo adeguati sistemi di prevenzione e tutela. Troppo spesso casi di razzismo, da insulti a cori, vengono derubricati come “goliardia” o “maleducazione”, o banalizzati e persino normalizzati. Questo ostacola il contrasto e la prevenzione di questi episodi e mostra chiaramente come sia necessaria la costruzione di una nuova cultura dello sport all’insegna della partecipazione, delle pari opportunità e della solidarietà.
Come abbiamo più volte sottolineato nell’ambito del progetto, monitorare in modo sistematico le forme di discriminazione che attraversano quotidianamente il mondo dello sport è uno dei passi indispensabili per analizzarne le dinamiche e le caratteristiche e poter agire, mettendo in atto strategie efficaci di prevenzione, di mitigazione e di tutela delle persone colpite.
Per riflettere su una cultura dello sport libera dal razzismo e per mettere a confronto alcune esperienze sperimentate, e analizzate all’interno del progetto, in Italia, Belgio, Finlandia e Ungheria, vi invitiamo alla Conferenza finale di Monitora “Fermiamo il razzismo, non il gioco!”, – o per il pubblico internazionale “Stop racism, not the game!” – , che si terrà il giorno 11 ottobre 2024 all’interno del Festival Sabir presso la Città dell’Altreconomia, dalle 11 alle 13.
Presto sarà disponibile il programma ufficiale.
Per maggiori informazioni: antirazzismo@lunaria.org