• Skip to main content
  • Skip to secondary menu
  • Skip to footer
  • Chi siamo
  • Cosa puoi fare
  • Contattaci
  • Archivio
  • La nostra rete
  • Rassegna stampa
  • Media gallery
  • English
  • Nav Widget Area

    • Facebook
    • Instagram
    • Twitter
Cronache di ordinario razzismo

Cronache di ordinario razzismo

Cronachediordinariorazzismo.org è un sito di informazione, approfondimento e comunicazione specificamente dedicato al fenomeno del razzismo curato da Lunaria in collaborazione con persone, associazioni e movimenti che si battono per le pari opportunità e la garanzia dei diritti di cittadinanza per tutti.

  • News
  • Database razzismo
  • Pubblicazioni
  • Libri bianchi
  • Legal points
  • In rete
  • Appuntamenti
  • Progetti

Il doppio “stigma” della diversità. Quell’Italia razzista che se la prende con i più deboli

19 Aprile 2019

Abderrahim Belgaid, cittadino italiano di origini marocchine di 62 anni, nella serata del 16 aprile, si trovava nei pressi di Porta Nuova a Torino, in attesa di salite su tram della linea Gtt numero 4. L’uomo, paralizzato dal 2006, dopo essere stato picchiato dal suo datore di lavoro che l’aveva spinto contro uno spigolo provocandogli la frattura del collo, con la sua carrozzina elettrica, è salito sul tram. Una volta a bordo del mezzo, però, non è riuscito ad allacciarsi le cinture di sicurezza (da solo non è in grado, dato che le mani le muove appena), ritardando la partenza del tram: “L’autista del mezzo si è immediatamente avvicinato e mi ha detto che dovevo utilizzare la cintura di sicurezza – ha raccontato l’uomo alla stampa– ma la carrozzina era troppo grande e quindi non ci sono riuscito”. Così l’autista gli ha consigliato di scendere: le nuove regole di sicurezza della Gtt, l’azienda torinese dei trasporti pubblici locali, sono state irrigidite dopo un incidente mortale a bordo di un autobus, capitato proprio ad un disabile: dunque, un mezzo non può partire, se tutte le procedure non vengono pienamente rispettate. Dinnanzi alle proteste dell’uomo, che voleva restare a bordo, è salita la tensione: mentre l’autista si è allontanato per chiedere ai superiori delucidazioni su come comportarsi, gli altri passeggeri non solo non lo hanno aiutato ad allacciare la cintura di sicurezza, ma hanno iniziato a scagliarsi contro di lui. Ciò è bastato a scatenare l’ira razzista dei passeggeri. «Marocchino di m… tornatene al tuo Paese. Disabile di m…, se ci fai perdere ancora tempo, ti tiriamo il collo»: questo il tenore degli insulti e delle minacce proferite da normali “cittadini” a bordo del mezzo pubblico. Qualcuno non si è limitato solo alle offese, ma è andato oltre, sputando addosso all’uomo e tentando di aggredirlo fisicamente. Per fortuna l’aggressore è stato fermato in tempo dal solo passeggero, un giovane, che ha difeso la vittima. Dopo poco, è tornato anche l’autista, che ha risolto ogni problema, permettendo al tram di ripartire, dopo una sosta di circa venti minuti.
Abderrahim, profondamente scosso dalla mancanza di solidarietà e dall’indifferenza dei passeggeri del tram, si è sentito “umiliato” da quegli insulti. Ed è per questo che ha anche sporto denuncia ai carabinieri per l’accaduto. Aberrhaim, dopo il suo grave infortunio del 2006, deve essere assistito 24 ore su 24. Prima di allora, era un infermiere in una cooperativa. Aveva chiesto insistentemente, ma perché consapevole dei suoi diritti, di essere giustamente pagato dal suo datore di lavoro. Lui, infastidito da questa richiesta, lo aveva picchiato, facendolo sbattere, provocando una gravissima lesione alla spina dorsale. All’epoca, si legge in qualche articolo recuperato online, ai poliziotti e soccorritori Aberrahim chiese una pistola per uccidersi, perché aveva capito l’entità del problema.
La vicenda era riuscita ad avere una certa risonanza mediatica proprio per la gravità dell’accaduto e, anche perché il suo aggressore, di fatto un “nullatenente” che però girava in Ferrari, era persino riuscito a non essere condannato a risarcire la vittima per la propria violenza. Tre anni e mezzo fa, Aberrahim è stato vittima di una nuova grave disavventura: un’automobile lo ha preso in pieno in strada. Questa volta è stata, paradossalmente, la sedia a rotelle ad attutire il colpo, salvandogli la vita.
Di fronte ad una persona disabile che incontra evidenti difficoltà logistiche, dovrebbe essere istinto di chiunque dare una mano. Invece alcuni cittadini hanno pensato che fosse “giusto” insultarlo e maltrattarlo perché “marocchino” e “tetraplegico”. Eppure stava soltanto cercando di prendere un tram e chiedeva aiuto per mettersi in sicurezza.
Dov’è finita la nostra umanità?

Share on facebook
Facebook
Share on twitter
Twitter
Share on linkedin
Linkedin
Share on pinterest
Pinterest
Share on whatsapp
Whatsapp
Share on email
Email

Filed Under: News, Primo piano Tagged With: Abderrahim Belgaid, aggressione razzista, torino, tram

Footer

Contatti

Associazione di Promozione Sociale Lunaria
via Buonarroti 39, 00185 - Roma
Dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 17.00

Tel. 06.8841880
Email: info@cronachediordinariorazzismo.org

Social

  • Facebook
  • Instagram
  • Twitter

Newsletter e Donazioni

Tutti i contenuti di questo sito, ove non diversamente indicato, sono coperti da licenza Creative Commons | Informativa sull'uso dei cookies
Gestisci Consenso Cookie

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, ma non utilizza alcun cookie di profilazione.

Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
{title} {title} {title}

Sostieni il nostro lavoro conto il razzismo con una donazione

×