
Decine di progetti finanziati dall’Unione Europea, da ministeri e amministrazioni locali italiane e da istituzioni mondiali varie invitano a contrastare un generico “odio” e discriminazioni di ogni genere, anche quelle “fondate sulla razza”. Non va bene. Sulla confusione riduzionista dell’utilizzo dell’odio, abbiamo detto più volte. Su quell’altra nefasta parola, “razza”, che rimanda a una categoria mitizzata quanto infondata e ripropone il perfido tranello di un concetto che ha fatto abbastanza danni, c’è da dire qualcosa di molto chiaro, qui e ora. È tempo di cancellarla una volta per sempre dal nostro linguaggio come dalla Costituzione italiana. E’ quanto scrive Annamaria Rivera, in un suo articolo pubblicato su Comune.info il 10 febbraio 2022. Qualunque gruppo umano può essere “razzizzato”, precisa Rivera, indipendentemente dalla visibilità fenotipica, dalle origini, perfino dalle peculiarità culturali e sociali. Per questo non possiamo che dirci antirazzisti. Tutti.