Avevamo segnalato questo caso nel nostro primo libro bianco. “Noi abbiamo fatto e continueremo a fare il nostro dovere ma i gerenzanesi faranno il loro? Non rendete vani i nostri sforzi. Chi ama Gerenzano non vende e non affitta agli extracomunitari. Altrimenti avremo il paese invaso da stranieri e avremo sempre più paura a uscire di casa!”. Il pezzo era stato firmato nel maggio 2009 da Cristiano Borghi, assessore alla Polizia locale e alla sicurezza pubblica del Comune di Gerenzano, in provincia di Varese, retto da una amministrazione monocolore leghista, su Filo diretto con i cittadini, il bollettino ufficiale del Comune. Il caso fu segnalato all’Unar.
Il 2 maggio 2011 il Tribunale di Milano interviene con una sentenza che condanna il comportamento dell’Assessore come discriminatorio in quanto viola l’art. 2 del decreto legislativo n.286/1998. La norma infatti, garantendo ai cittadini stranieri gli stessi diritti civili attribuiti ai cittadini italiani, “impone le medesime condizioni nella stipula di contratti di compravendita o di locazione” e che sanziona “il rifiuto di fornire alloggi in ragione della condizione di straniero del richiedente”. Il giudice ha quindi ordinato la rimozione dell’articolo dal sito web del Comune e la cessazione del comportamento discriminatorio. Il ricorso era stato presentato dalla cooperativa Farsi prossimo e dall’associazione Avvocati per niente.