La riforma della cittadinanza è un argomento su cui la politica non trova il coraggio per compiere un passo decisivo. Il dibattito politico viene sistematicamente scalzato da altre priorità da anni. Tuttavia, ora non si può più aspettare. Ce lo chiedono i bambini che sono privi di una fondamentale garanzia: essere riconosciuti come italiane e italiani, a tutti gli effetti. Anche Lunaria scenderà in piazza nel pomeriggio del 3 ottobre, a piazza dei Santi Apostoli a Roma. perché sosteniamo la necessità di una riforma della legge sulla cittadinanza in tempi celeri e un’immediata riforma delle cosiddette leggi Salvini.
La manifestazione è promossa da NIBI – Neri Italiani, Black Italians, Black Lives Matter Roma, CoNNGI, Baobab Experience, 6000 Sardine Roma, ANPI Provinciale di Roma, Eritrea Democratica, Comunità Africana di Cassino, Comunità italo-somala, Fraternità Haitiana, Mamme per la pelle, Figli della Repubblica, Giovani Europeisti Verdi, USB, Artisti Resistenti, Cinecittà Bene Comune, l’autore di Partigiani d’Oltremare Matteo Petracci, l’attore Thamisanqa Molepo, l’avvocato Hillary Sedu, l’ex candidata sindaca di Firenze e consigliera comunale Antonella Bundu, Lorenzo Teodonio, co-autore di Razza partigiana. Storia di Giorgio Marincola (1923-1945) e Antar Marincola, nipote di Giorgio, il primo partigiano nero che è l’immagine della manifestazione. Qui di seguito uno stralcio del comunicato che annuncia la manifestazione e ne illustra le motivazioni:
“Scendiamo in piazza perché non vogliamo continuare ad avere una cittadinanza “in locazione” vogliamo essere proprietari di un’appartenenza che non ci può essere negata. Vogliamo una bandiera che includa, riconosca e valorizzi la nostra storia comune come quella del partigiano italo-somalo Giorgio Marincola, a cui oggi è intitolata la fermata della metro C di Roma.
Scendiamo in piazza per rompere il binomio immigrazione-sicurezza, per chiedere l’abrogazione dei decreti Sicurezza che hanno peggiorato la condizione degli ultimi, indipendentemente dalla loro provenienza. È una questione di civiltà, equità sociale e giustizia che accomuna tutti e tutte le generazioni.
Scendiamo in piazza il 3 Ottobre, Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione istituita dopo il tragico naufragio del 3 ottobre 2013 al largo di Lampedusa, per chi non ha rinunciato alla speranza, ma che non ha trovato il giusto approdo in mezzo al mare. Per questo ribadiremo che servono corridoi umanitari e la cancellazione degli accordi con la Libia.
Lottiamo per la parità e l’abolizione del sistema discriminatorio. Siamo solidali agli ultimi, agli invisibili senza distinzione di classe, orientamento sessuale e origine etnica. Al Parlamento, al governo e al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, chiediamo un incontro con una delegazione di cittadini con background migratorio per portare a termine la riforma della cittadinanza e lo ius culturae“.
Aderiscono alla manifestazione: Agenzia Habeshia, Liberi Nantes, Celio Azzurro, Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, Grande Come Una Città, Collettivo N, Diem 25 Italia, Next Generation Italy, Black History Month Florence, Women’s March Rome, Sinistra Progetto Comune, Movimento degli Africani, Nuovi Profili, Coordinamento Cittadini Italomarocchini, il sindacalista Aboubakar Soumaoro, il sindaco di Riace Mimmo Lucano, l’attore Jonis Bascir, il giornalista Enzo Brogi, l’attivista Cathy La Torre e il vignettista Sergio Stanio, Arcigay.
Qui l’evento Facebook: https://www.facebook.com/events/318490252742945.
Perc info: iusculturae.manifestazione2020@gmail.com