
Condividiamo di seguito il comunicato di lancio della manifestazione antirazzista e antifascista, lanciata da realtà maceratesi, che si terrà sabato 10 febbraio alle 17.30 a Piazza Vittorio Veneto, Macerata, a sei anni di distanza della manifestazione e l’attentato avvenuto nella stessa città da parte di Luca Traini.
A 6 anni dalla manifestazione a seguito dell’attentato di Macerata per mano di Luca Traini, il 10 febbraio 2024 alle 17:30 a Piazza Vittorio Veneto a Macerata scendiamo in piazza per ribadire l’importanza di una lotta intersezionale, antirazzista, anticlassista e antifascista.
Scendiamo in piazza contro le continue discriminazioni di matrice razzista che continuano ad avvenire nelle Marche e in Italia;
Scendiamo in piazza per denunciare la narrazione operata dall’attuale governo che presenta i flussi migratori come fenomeni emergenziali e non strutturali, parlando di un’invasione che non esiste per fini unicamente propagandistici;
Scendiamo in piazza contro la mancanza di un’accoglienza adeguata e contro lo sfruttamento delle persone straniere in Italia, spesso impiegate in lavori a bassa qualifica e sottopagate;
Scendiamo in piazza per denunciare le politiche migratorie italiane, che arrivano a violare gli stessi diritti umani;
Scendiamo in piazza contro i CPR, veri e propri centri di detenzione in cui le persone trattenute sono prive di ogni tutela e vivono in condizioni insostenibili, inumane e degradanti;
Scendiamo in piazza per il diritto alla cittadinanza, affinché persone ad oggi invisibili per lo stato siano riconosciute come parte integrante della comunità;
Scendiamo in piazza in sostegno alle nostre compagne e i nostri compagni palestinesi, vittime di un regime di apartheid e di un vero e proprio genocidio che si sta consumando sotto gli occhi di tutto il mondo, chiedendo il cessate il fuoco permanente e la fine della colonizzazione;
Scendiamo in piazza perché nell’Italia di oggi è imperativo prendere una posizione che sia chiara e che si schieri dalla parte della collettività, in cui non ci sia spazio per la discriminazione e la violenza;
Scendiamo in piazza perché nessuna persona abbia più paura di camminare per le strade della propria città;
Scendiamo in piazza perché non ci siano più nessun Emmanuel Chidi Namdi e nessun Alika Ogorchukwu, vittime dell’odio razzista dilagante nelle Marche e in Italia;
Scendiamo in piazza per un’Italia apertamente antirazzista e antifascista