É circolata pochi giorni fa la notizia della vendita, nelle edicole della zona di Ravenna, di calendari di Benito Mussolini.
Immediata la reazione dell’Anpi: “E’ vergognoso che si possano stampare e distribuire ‘memorabilia’ fascisti fingendo che si tratti di materiali di interesse storico”, ha dichiarato il presidente dell’Anpi, Ivano Artioli, annunciando la volontà di denunciare il fatto alla magistratura, in quanto contrario al dettame costituzionale. La posizione dell’Anpi è stata sostenuta anche dal Pd: per il segretario provinciale Alberto Pagani, “è inconcepibile che si possa violare il mandato costituzionale omaggiando ancora oggi uno fra i periodi più cupi della storia d’Italia. E l’apologia del fascismo è un reato”.
Una situazione non circoscrivibile, purtroppo, al solo territorio di Ravenna: anche molte edicole di Grosseto espongono diversi calendari di Mussolini che, stando alle testimonianze degli edicolanti, riscuoterebbero un certo successo.
La presenza nelle edicole di materiali che mitizzano una delle figure più inquietanti della nostra storia è decisamente preoccupante, così come il motivo che li porta ad esistere: e il motivo è che si vendono. Grosseto e Ravenna non sono le uniche città in cui circolano questi calendari, né è la prima volta che vengono diffusi materiali di propaganda legati alla vita di Mussolini. Già due anni fa, il quotidiano Libero regalava ai lettori 5 dvd contenenti “I discorsi di Mussolini”. Nell’ottobre di quest’anno, la ex governatrice della Regione Lazio Renata Polverini, il sindaco di Affile, in provincia di Roma e tutto il consiglio comunale della città sono stati denunciati per apologia di fascismo, per la dedica di un monumento al generale fascista Rodolfo Graziani, allora ministro della guerra e ‘governatore di Libia’.
Solo alcuni esempi, per sottolineare come, nella nostra società, si sia lontani da considerare davvero, e in maniera generalizzata, il fascismo come un capitolo oscuro, e da chiudere definitivamente. Motivo che rende ancora più importante e necessario un lavoro di creazione di consapevolezza e di ricostruzione della memoria storica, per eliminare davvero la possibilità che ideologie che predicano l’odio e il razzismo possano tornare ad avere una nuova legittimazione.