L’eurodeputato della Lega Nord Mario Borghezio non godrà dell’immunità parlamentare: è quanto deciso dalla Commissione affari giuridici del Parlamento europeo, in riferimento al processo in cui è imputato Borghezio, accusato di “ripetuta diffamazione e diffusione di idea discriminatorie basate sulla superiorità o sull’odio razziale“. Il procedimento penale aperto dal Tribunale di Milano si riferisce alle dichiarazioni rilasciate dall’europarlamentare del Carroccio durante un’intervista alla trasmissione radiofonica La Zanzara (ne abbiamo parlato qui). “Spero che ieri alla fine della visita alla Camera gli uscieri abbiano controllato tutto, anche gli arredi. Io personalmente un esamino con l’elenco delle cose che c’erano prima e che è rimasto dopo lo farei”, era stato il commento di Borghezio all’incontro tra la Presidente della Camera Laura Boldrini e otto giovani rappresentanti delle comunità rom presenti in Italia. Una frase contro cui l’Associazione 21 luglio aveva presentato un esposto, accompagnato dall’azione penale e civile intrapresa dalle associazioni UPRE ROMA, SUCAR DROM e NEVO DROM (ne abbiamo parlato qui).
La Commissione ha deciso di non concedere l’immunità a Borghezio per il fatto che “le dichiarazioni fatte nell’intervista non avevano diretta e ovvia connessione con le attività parlamentari”. Inoltre, se fatte durante una seduta parlamentare, “avrebbero potuto generare sanzioni in base all’art.153 del Codice di procedura”.