Il 24 febbraio la vita di milioni di cittadini ucraini è stata distrutta. Quel giorno l’esercito russo ha infatti iniziato le azioni di guerra nel paese, bombardando e invadendo le città. Milioni di persone, in particolare donne, bambini e anziani hanno dovuto raccogliere poche cose e avviarsi verso i confini per abbandonare il loro paese. Lasciandosi alle spalle le loro vite, i loro desideri, i loro sogni. E spesso altri loro affetti. Fin dal primo giorno, Open Migration, progetto editoriale sulle migrazioni della Coalizione Italiana per le Libertà e i Diritti civili, ha raccontato quello che stava avvenendo nel paese, ai suoi confini o negli altri paesi europei che hanno accolto i cittadini ucraini in fuga. Lo ha fatto grazie a reportage e approfondimenti realizzati dai collaboratori che, in prima linea, hanno raccolto voci, storie, racconti e, attraverso queste, raccontato il dramma della guerra. “A due mesi di distanza dall’invasione russa – commenta Andrea Oleandri di CILD – abbiamo deciso di raccogliere tutti questi reportage in un instant book, per offrire un quadro ampio su quanto sta accadendo, su cosa significhi la guerra, sui motivi che in Ucraina, come in altre parti del mondo, spingono le persone a scappare dal proprio paese e su quanto conti la volontà di accogliere. Per seguire oggi i fatti e costruire per il domani una memoria condivisa che ci aiuti a evitare errori già commessi in passato”.
I giornalisti che hanno collaborato con Open Migration e presenti nell’instant book sono: Eleonora Camilli, Elira Kadriu, Manuela Macario, Oiza Q. Obasuyi, Paolo Riva, Ilaria Romano, Claudia Torrisi, Romina Vinci.