di Giuseppe Faso Il segretario del PD della Toscana è intervenuto ieri sul significato di una foto, con un sermone sui doveri. In molti immagineranno: una delle tante che sono girate nelle medesime ore? Quella, per esempio, del ministro Poletti, fotograto in una cena col fior fiore della delinquenza politica e mafiosa protagonista dell’epopea “Mondo di mezzo”? No. Nel giorno [...]
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Da Borges a Borghezio: le avventure di un “filologo” poco attrezzato
di Giuseppe Faso Sulla prima pagina di “Repubblica” compare un articolo dal titolo forse redazionale, ma non inatteso: “Il rom non esiste, torniamo a chiamarli zingari”, di Guido Ceronetti (La Repubblica, 28 novembre 2014). Il clima è quello che è. Pochi giorni fa sul settimanale gemello (anche su internet), un altro titolo, certo redazionale, suonava così: “Gli italiani non [...]
Perché demonizzate l’apertheid? (non si supera soglia che Dio non voglia…)
Si fa fatica, sempre di più, a cercare di ragionare pacatamente su gesti, decisioni, scelte particolarmente delicate. E’ il caso del doppio bus preannunciato dal sindaco di Borgaro. Se un sito come questo ospita decine e decine di lettere di dissenso ragionato senza un solo insulto rivolto al sindaco, e una intelligente giornalista della Rai ospita uno dei promotori di questa [...]
L’invasione degli ultracorpi
di Giuseppe Faso Un’amica mi gira, nauseata, un articolo di “Repubblica” di ieri 4 aprile, a firma Francesco Viviano, “Traffico controllato da 500 bande: ecco il dossier segreto dei Servizi”, aggiungendo sarcastica: “l’invasione degli ultracorpi”. Si tratta di un concentrato di servizi come ormai da molti anni leggiamo: servizi giornalistici su previsioni di imbarchi di pr [...]
Ibridi scomposti
di Giuseppe Faso In un editoriale sul “Manifesto” del 1 aprile, dal titolo “Parrucconi e disfattisti”, Norma Rangeri nota preoccupata la tendenza del “coro della grande stampa” a ridurre a disfattismo ogni voce dissonante. Non ci si perita della genealogia dell’epiteto, amato in epoca fascista anche per la sua discendenza dalle strilla dei più servili sergenti. Un altro epite [...]
Ricatti e ricattabilità
di Giuseppe Faso Cécile Kyenge è ministro da 5 giorni, e il gioco combinato di aggressioni e intimidazioni si è mosso con la consueta complementarità di ruoli, maschere e toni, toccando livelli altissimi di volgarità. Si va dagli insulti irriferibili di Borghezio e altri leghisti, all’unanimità dei media nel caratterizzarla come “di colore” (escludendo dai titoli ogni altra pos [...]