• Skip to main content
  • Skip to secondary menu
  • Skip to footer
  • Chi siamo
  • Cosa puoi fare
  • Contattaci
  • Archivio
  • La nostra rete
  • Rassegna stampa
  • Media gallery
  • English
  • Nav Widget Area

    • Facebook
    • Instagram
    • Twitter
Cronache di ordinario razzismo

Cronache di ordinario razzismo

Cronachediordinariorazzismo.org è un sito di informazione, approfondimento e comunicazione specificamente dedicato al fenomeno del razzismo curato da Lunaria in collaborazione con persone, associazioni e movimenti che si battono per le pari opportunità e la garanzia dei diritti di cittadinanza per tutti.

  • News
  • Database razzismo
  • Pubblicazioni
  • Libri bianchi
  • Legal points
  • In rete
  • Appuntamenti
  • Progetti

Razionalizzare = smantellare il sistema di accoglienza pubblico?

24 Luglio 2018

“Razionalizzare i servizi di accoglienza e ridurne i costi”: questi gli obiettivi dichiarati nella nuova direttiva del Ministro dell’Interno diffusa ieri. Più che una razionalizzazione, quello che viene profilato è uno smantellamento del sistema di accoglienza pubblico e il ritorno a un modello (si fa per dire) che risulta fallimentare in partenza proprio rispetto agli obiettivi perseguiti.

La campagna pluriennale condotta per delegittimare il sistema di accoglienza pubblico diffondendo informazioni non corrette (i “38 euro al giorno ai migranti” che ricevono in realtà un massimo di 2,50 euro al giorno per le proprie spese personali) e generalizzanti (“l’accoglienza=solo business” che ignora le centinaia di esperienze di buona accoglienza diffusa in tutto il paese) trova oggi la sua traduzione in un atto amministrativo.

Gli effetti saranno però probabilmente molto diversi da quelli annunciati.

  1. Molte inchieste sociali che hanno cercato di capire le cause delle storture del sistema di accoglienza hanno evidenziato che il rischio di un utilizzo improprio di risorse pubbliche è maggiore quando l’accoglienza viene predisposta in emergenza e su grandi numeri: due esempi fra tutti, il caso del Cara di Mineo e l’inchiesta su Mafia capitale. La direttiva glissa sapientemente concentrandosi sui servizi di inclusione sociale che prevede di riservare agli ospiti “delle strutture di secondo livello”, titolari di una forma di protezione.
  2. Come osserva giustamente Arci in una nota stampa, data la lunghezza attuale delle procedure di esame delle domande di protezione e la persistente concentrazione dei richiedenti asilo nel sistema di accoglienza straordinario (dei Cas) allestito dalle Prefetture, tale scelta farà sì che migliaia di persone non possano frequentare corsi di lingua italiana, corsi di formazione o tirocini per lungo tempo con spreco di tempo per loro e di denaro per l’erario. Una razionalizzazione del sistema di accoglienza richiederebbe esattamente il contrario: maggiori risorse e investimenti per interventi di inclusione sociale al fine di accelerare il più possibile il raggiungimento dell’autonomia delle persone e il loro inserimento di successo nella società di accoglienza (su cui si è investito già sin troppo poco fino ad oggi).
  3. Se la speranza, come lasciano intendere la circolare diffusa il 4 luglio scorso e la nota della Presidente della Commissione nazionale per il diritto di asilo del 16 luglio, è quella di accelerare le procedure limitando fortemente il riconoscimento di una forma di protezione per rimpatriare il maggior numero di persone possibile, osserviamo che per fortuna è ancora possibile fare ricorso contro il diniego di protezione (nonostante la tutela giurisdizionale dei richiedenti asilo sia stata indebolita dal Governo precedente) e che dare effettiva esecuzione ai rimpatri è molto meno semplice di quanto non sembri. Il che non fa che esporre le persone che ricevono una risposta di diniego ai rischi di una permanenza senza documenti sul territorio, a una maggiore vulnerabilità e a più alte probabilità di sfruttamento sul lavoro. 
  4. Limitare gli interventi di inclusione sociale significa per altro fare il contrario di quanto richiesto da quelle comunità locali che in questi anni hanno organizzato proteste (più o meno spontanee) contro la presenza di progetti di accoglienza sul proprio territorio stigmatizzando richiedenti asilo e rifugiati come “nullafacenti perditempo”. A meno che il progetto non sia proprio quello di elevare il livello di conflittualità locale per fini che non hanno niente a che vedere né con le vite delle persone accolte né con la “tranquillità delle comunità locali”.
  5. Infine di che cosa stiamo parlando? Le barriere disumane erette in mezzo al mare sino al deserto dei confini a Sud della Libia, rendono sempre più difficile arrivare in Europa: 18.048 persone approdate in Italia dalla Libia sino ad oggi rispetto alle circa 93mila del 2017.
  6. Complice un’Europa sempre più divisa dagli interessi nazionali, il vero obiettivo della direttiva diffusa ieri sembra quello di accogliere meno e male: i richiedenti asilo sono ridotti a numeri e i loro diritti in “costi” da tagliare. 
Share on facebook
Facebook
Share on twitter
Twitter
Share on linkedin
Linkedin
Share on pinterest
Pinterest
Share on whatsapp
Whatsapp
Share on email
Email

Filed Under: News, Primo piano Tagged With: accoglienza, direttiva ministro dell'interno

Footer

Contatti

Associazione di Promozione Sociale Lunaria
via Buonarroti 39, 00185 - Roma
Dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 17.00

Tel. 06.8841880
Email: info@cronachediordinariorazzismo.org

Social

  • Facebook
  • Instagram
  • Twitter

Newsletter e Donazioni

Tutti i contenuti di questo sito, ove non diversamente indicato, sono coperti da licenza Creative Commons | Informativa sull'uso dei cookies
Gestisci Consenso Cookie

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, ma non utilizza alcun cookie di profilazione.

Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
{title} {title} {title}

Sostieni il nostro lavoro conto il razzismo con una donazione

×