“L’Italia è quel paese in cui è più problematico parlare di razzismo che essere razzisti. Dire a qualcuno che sta mettendo in atto comportamenti razzisti e sottintendere una qualche sua responsabilità diretta in queste dinamiche è trattato come una dichiarazione di guerra, un requisito sufficiente perché chi subisce passi dalla parte del torto. Ma il problema non è se le persone che mettono in atto comportamenti razzisti siano cattive, gentili, buone, malvagie oppure “non razziste” e piene di ”buone intenzioni”. “L’intento” ha poca importanza in questo contesto: quello che interessa è chiedersi cosa rende le nostre società così permissive riguardo al razzismo, è capire perché quasi tutti si dicono pronti a condannarlo mentre questo continua ad affermarsi attraverso politiche stigmatizzanti e a strutturare i nostri rapporti sociali”. E’ quanto scrive Laetitia Leunkeu in un articolo pubblicato sul sito Valigia Blu il 7 agosto 2022.