
Ieri, 15 dicembre 2021, è stato presentato, a Roma, in presenza, e in diretta streaming, il IX rapporto di Carta di Roma, “Notizie ai margini”. Il rapporto conferma innanzitutto la tendenza alla riduzione dell’attenzione dei media alle migrazioni.
Sulla carta stampata, gli articoli di prima pagina pubblicati nel 2021 sono 660, il 21% in meno rispetto al 2020. Ciononostante, a livello lessicale, si registra un aumento (il più consistente degli ultimi sette anni, ndr) dell’uso del termine denigratorio “clandestino”. Anche in tv, nei primi dieci mesi del 2021, le notizie trasmesse sono il 24% in meno rispetto allo stesso periodo del 2020; il nucleo semantico legato al tema della “criminalità” risulta essere il grande assente del 2021.
La parola simbolo del 2021 è, invece, secondo Carta di Roma, «Unione Europea». L’unione politica europea alle prese con crisi internazionali, relazioni con paesi limitrofi, gestione delle frontiere e dell’emergenza umanitaria, in una cornice di crisi strutturale, ove ciclicamente riemergono divergenze e veti incrociati tra paesi, apparente carenza di valori comuni e una visione di breve periodo che non risolve lo stato di crisi permanente, attraversa l’informazione sulle migrazioni nel corso dell’anno.
Guardando, poi, ai titoli della stampa, nazionale e locale, quotidiani e periodici, si osserva che i temi più trattati sono i “flussi migratori” (58% degli articoli) e l’accoglienza (22%). La percentuale di notizie caratterizzate da toni allarmistici registra con il 7% il dato più basso dal 2015. Resta bassa anche la quota di articoli rassicuranti, che tuttavia con il 2% risulta in linea con l’anno precedente. Con il 6% scende ulteriormente la visibilità della voce diretta di immigrati, migranti e profughi nei servizi televisivi. Uno spazio marginale (1%) è riservato alle notizie sul “Covid-19” e sul “Terrorismo”.
La pandemia ha sostanzialmente offuscato il racconto delle migrazioni, facendolo passare in secondo piano. Il ritorno di questo tema è spesso legato alla crisi sanitaria e a quella climatica a livello mondiale.
L’intenso dibattito svolto nel corso della presentazione del rapporto ha visto la conclusione dei lavori da parte di Valerio Cataldi, presidente di Carta di Roma che ha ribadito come sia essenziale «la necessità di avere più voci nel racconto delle migrazioni. I nostri principi sono tutto sommato banali, ma ci rendiamo conto poi che per contrastare la propaganda è necessario anche ribadire l’ovvio. Oggi che i dati raccontano un’apertura, è forse il momento buono per iniziare a fare un racconto giornalistico diverso, centrato sulla realtà dei fatti, con persone competenti e professionali ed interpellando i protagonisti».
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