
Luigi Mastrodonato, sulle colonne di Wired del 21 giugno 2021, racconta di come la stampa, folle d’amore per la nazionale italiana che continua a mietere vittorie, abbia parlato dei giocatori che si sono inchinati a favore del movimento Black Lives Matter, mentre, in realtà, avrebbero dovuto farlo di quelli che, chissà perché, sono rimasti in piedi. La scelta di alcuni calciatori italiani di non replicare questo gesto tanto simbolico quanto necessario davanti a milioni di telespettatori, è un’occasione persa. Certo, questo non significa che siano una comitiva di razzisti. Una cosa è se nessuno si fosse inginocchiato. Un’altra è la scelta di tirarsi indietro mentre compagni e avversari decidono invece di mandare il loro messaggio di antirazzismo. Non è stata una bella immagine.