
Un bambino di dodici anni è stato aggredito, insultato e preso a calci e sputi da due ragazze poco più grandi di lui, una di 13 e una di 14 anni. Il motivo di tanta violenza? Il fatto di essere “ebreo”. “Tu devi stare zitto perché sei ebreo e devi morire nel forno”, gli avrebbero urlato contro. E l’aggressione sarebbe avvenuta nell’indifferenza totale del gruppo di amici che, domenica 23 gennaio, si sono ritrovati ai Giardini Altobelli di Venturina Terme, frazione di Campiglia, in provincia di Livorno.
L’accaduto è stato raccontato dal ragazzo al padre, che a sua volta ha sporto denuncia, sia pubblica che alle forze dell’ordine. “Quando è tornato a casa aveva il cappotto pieno di sputi. Faceva come per nasconderlo. Tremava. Ha ancora paura, è sotto shock. Un ragazzino di 12 anni non può comprendere un’umiliazione così cattiva, così violenta, per il credo dei familiari. Non mi do pace: come hanno fatto a saperlo? Ho deciso di denunciare tutto ai carabinieri. Era già capitato qualcosa in passato, alle elementari avevo trovato che gli scrivevano dei messaggini con la svastica. Ora non possiamo più tacere”, ha raccontato al quotidiano La Repubblica il padre. Intervistato anche dal quotidiano La Nazione ha riferito: “All’episodio grave si aggiunge un altro aspetto altrettanto grave, cioè il fatto che nessuno dei presenti abbia difeso mio figlio. Sono scioccato, così come lo è mio figlio. Non abbiamo dormito, non riesco a darmi una spiegazione a questo gesto. Non riesco nemmeno a parlarne, mi viene da piangere. Sinceramente non mi era mai accaduto niente di simile”.
Tante le dichiarazioni di solidarietà, di profondo sdegno e dolore, ma anche di sgomento e tristezza per quanto accaduto, da parte di molti esponenti politici. Un fatto oltremodo inaccettabile, che non può essere sottaciuto né minimizzato. Un fatto che vede coinvolti in atti di violenza antisemita dei giovanissimi. “L’antisemitismo oggi in Italia – ha commentato alla stampa Milena Santerini, coordinatrice nazionale per la lotta contro l’antisemitismo presso la Presidenza del Consiglio, – è in crescita ma il problema non è tanto quantitativo quanto il fatto che il fenomeno sia più diffuso, visibile e normalizzato. Si nasconde soprattutto dietro la distorsione dell’Olocausto.” Santerini ha anche ricordato che, proprio una settimana fa, è stata resa pubblica online la a Strategia nazionale per la lotta contro l’antisemitismo, un documento importante ed uno strumento utile adottato per la prima volta in Italia, oltre alla collaborazione appena siglata con Google Italia per contrastare il fenomeno della disinformazione sul web legata proprio all’antisemitismo e per dare importanza e visibilità a informazioni verificate e accurate che possano contrastare la diffusione di pregiudizi antisemiti.
Nel 2021 l’Osservatorio antisemitismo della Fondazione CDEC ha ricevuto 400 segnalazioni, dopo attenta analisi, 226 di queste sono state rubricate come atti di antisemitismo (181 su Internet e 45 episodi accaduti materialmente). Tra questi, un caso di “estrema violenza” e 5 “aggressioni fisiche”. Secondo l’Osservatorio “da tempo non venivano registrati sei casi violenti in un solo anno”.
Dati su cui riflettere, alla vigilia della celebrazione della Giornata della Memoria.
Di una vile aggressione antisemita come quella compiuta a Venturina Terme, è importante parlarne: tanto ai più grandi, quanto ai più piccoli.