In queste ultime settimane, stiamo assistendo ad una campagna denigratoria e a continui attacchi nei confronti della solidarietà e cooperazione internazionale non governativa e non profit. Attacchi che hanno come bersaglio prioritario le ONG impegnate nei soccorsi in mare dei migranti. Gli attacchi verbali razzisti indiscriminati alle ONG, (che hanno fatto seguito alle dichiarazioni del procuratore di Catania Carmelo Zuccaro e poi alla definizione di “Taxi del Mediterraneo” del deputato del M5S Luigi di Maio, e infine agli attacchi del segretario della Lega Nord, Matteo Salvini), da mera campagna mediatica virulenta, si sono trasformati in azioni violente: dapprima contro la sede romana dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), il 4 maggio, da parte di alcuni esponenti di Forza Nuova, e poi, a due giorni di distanza, da parte di un gruppo di rappresentanti del Movimento Nazionale e Gioventù Identitaria nel corso dell’incontro “Confini e orizzonti: la nuova geopolitica del Mediterraneo” organizzato a Prato, nell’ambito di Mediterraneo Downtown.
I manifestanti di Forza Nuova – erano tra i venti e i trenta – sono riusciti a entrare nello spazio esterno della sede romana dell’OIM, occupandola. Sono rimasti circa due o tre ore, hanno appeso uno striscione contro le ONG che effettuano operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo, hanno acceso fumogeni, hanno urlato slogan contro l’immigrazione, autoproclamandosi “fascisti”. Ricordiamo per inciso che l’OIM non è una ONG, ma un’agenzia parte del sistema della Nazioni Unite che si occupa, in Italia, di varie attività relative al fenomeno migratorio, dall’assistenza ai punti di sbarco alla realizzazione di programmi di migrazione e sviluppo in Africa e al sostegno al ritorno volontario e assistito per quei migranti che intendono tornare nel loro paese di origine.
Inquietante la successiva rivendicazione di Forza Nuova: “Questo è stato solo un primo avvertimento. Non lasceremo che quanto denunciato dal Procuratore di Catania Zuccaro venga insabbiato”.
Un fatto analogo è successo a Prato, il 6 maggio, dove una quindicina di membri di Movimento Nazionale e Gioventù Identitaria, al grido di “Ong scafiste” e “Lo fate per profitto” ed esibendo uno striscione con scritto “Ong mercanti di uomini”, sono entrate con violenza nella sala dove si svolgeva l’incontro.
Dura la condanna di COSPE, Amnesty International Italia, Legambiente, Libera, Comune di Prato, Regione Toscana, promotori del Festival di Prato, che in una nota hanno definito il blitz “un’azione violenta messa a punto da una quindicina di persone, arrivate da Roma, con il preciso intento di cercare visibilità e provocare i partecipanti.”
Non possiamo non unirci nell’unanime condanna di questi atti di violenza razzista, che purtroppo si stanno susseguendo ad una velocità inaudita ed hanno una valenza simbolica molto forte. Segno inequivocabile e preoccupante che si sta superando ogni limite.
E ci chiediamo se dovremo continuare ad assistere ad azioni prevaricatorie e strumentali, portate avanti sulla scia di dichiarazioni gravi da parte di rappresentanti delle istituzioni e fatte senza l’ausilio di alcuna prova, senza che non vi sia una ferma condanna da parte del Governo.