“Su 100 persone solo 10 ce la fanno”. Le 14 ong umanitarie polacche che monitorano la crisi umanitaria sono in rete con gli attivisti locali. “Possono muoversi nella zona rossa e lanciano oltre la frontiera generi di soccorso e coperte termiche oppure intervengono per salvare chi è sfuggito alle guardie polacche anche nascondendoli per brevi periodi nelle soffitte. Raccontano storie di cellulari rubati o spaccati dalle guardie, di ragazzi trovati in ciabatte di plastica e i piedi congelati, senza cibo nè acqua per giorni. L’Ue, che qualche centinaio di chilometri più a sud sta dimostrandosi all’altezza, deve intervenire perchè non esistono vite umane di serie b in Europa. Lo ricorda la lanterna verde all’inizio della foresta”. Il reportage di Paolo Lambruschi, inviato a Bialystok (Polonia) su Avvenire.