Nei giorni del naufragio di Lampedusa dell’ottobre 2013, durante una manifestazione per le strade di Roma, un cartello tenuto in mano da un giovane ragazzo straniero suggeriva “Invece di dare la cittadinanza ai morti date la residenza ai vivi!”.
Oggi, nella settimana della commiserazione per l’ultimo naufragio avvenuto nel Mediterraneo, varrebbe allora la pena tenere a mente quel cartello e, oltre al ricordo delle centinaia di vite affondate nelle acque di questo mare antico, riflettere sulla condizione di questi migranti arrivati in Italia sani e salvi e che qui sono però stati abbandonati a se stessi e rinchiusi per anni dallo Stato italiano in tante nuove gabbie dorate: i CARA, i CAS e molti centri SPRAR; isolati da tutti e da tutto, dalla società e dal diritto.
E mentre le pagine dei giornali italiani ancora riecheggiano le cronache di questi giorni di lutto, si fanno sempre più reali le proposte politiche di esternalizzazione del diritto d’asilo nei paesi di transito dei migranti.
Segnaliamo la nuova puntata di Passpartù, trasmissione dell’agenzia radiofonica Amisnet.
Per capire meglio cosa sta accadendo dall’altra parte del Mediterraneo abbiamo perciò deciso di approfondire la situazione in Tunisia dove tra respingimenti sommari verso l’Algeria, carcerazioni illegittime e sommarie e arresti continui la situazione dei richiedenti asilo e dei rifugiati presenti nel Paese è al di sotto di ogni standard di legalità e di garanzia dei diritti.Ospiti della puntata:
Fulvio Vassallo Paleologo, Professore di diritto d’asilo dell’Università di Palermo
Debora Del Pistoia, Coordinatrice COSPE in Tunisia
Passpartù:
La selezione musicale è curata da: Jahman
Passpartù, la radio a porte aperte è un programma a cura di Marco Stefanelli
In redazione questa settimana: Marta Menghi, Marco Stefanelli
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