Da una settimana nel mondo del calcio si sta parlando del “caso Acerbi – Juan Jesus”. Durante la partita Inter – Napoli di una settimana fa, il giocatore interista Acerbi sembrerebbe aver rivolto a Juan Jesus un insulto razzista riferito al colore della pelle del difensore del Napoli. Tra dinieghi da parte dell’interista che sostiene di essere stato frainteso e la necessità di Juan Jesus di mettere invece luce sul razzismo che avviene in campo, la riflessione sul significato insito in determinate parole si dimostra ancora aperta. Infatti, molto spesso si tende a considerare determinati ambienti, come il calcio, immuni da discriminazioni o razzismo, quando si assiste ad un episodio razzista esso viene ridimensionato e contestualizzato nell’atmosfera competitiva del campo da calcio. A tal proposito segnaliamo questo articolo di Marco Aime per Comune.Info, in cui invece si decostruisce questo pensiero che vuole il calcio come luogo ameno in cui il razzismo non esiste.
ATTENZIONE: Nell’articolo al fine di spiegare i fatti accaduti sono presenti insulti razzisti non censurati.
Leggi l’articolo completo.