• Skip to main content
  • Skip to secondary menu
  • Skip to footer
  • Chi siamo
  • Cosa puoi fare
  • Contattaci
  • Archivio
  • La nostra rete
  • Rassegna stampa
  • Media gallery
  • English
  • Nav Widget Area

    • Facebook
    • Instagram
    • Twitter
Cronache di ordinario razzismo

Cronache di ordinario razzismo

Cronachediordinariorazzismo.org è un sito di informazione, approfondimento e comunicazione specificamente dedicato al fenomeno del razzismo curato da Lunaria in collaborazione con persone, associazioni e movimenti che si battono per le pari opportunità e la garanzia dei diritti di cittadinanza per tutti.

  • News
  • Database razzismo
  • Pubblicazioni
  • Libri bianchi
  • Legal points
  • In rete
  • Appuntamenti
  • Progetti

Giovane suicida, la famiglia: “discriminato al lavoro perché straniero”

29 Settembre 2014

images (4)Ci potrebbe essere una grave discriminazione sul lavoro all’origine del drammatico suicidio di Kemal Smajlovic, il 26enne di origine bosniaca che lunedì scorso si è tolto la vita gettandosi dalla finestra del suo appartamento a Cuorgnè, in provincia di Torino.

La famiglia di Kemal Smajlovic era arrivata in Italia nel 1993, dopo essere fuggita dalla guerra in Bosnia. Il padre, insieme alla moglie – morta in seguito per una malattia – e ai tre figli, si era stabilito a Cuorgè, comune piemontese di circa diecimila abitanti, dove l’uomo aveva trovato lavoro. Da sette anni, Kemal era impiegato come operaio presso la Roveda, una piccola officina metalmeccanica di Pont Canavese.
Stando alle dichiarazioni rilasciate dai familiari ai quotidiani locali, il posto di lavoro sarebbe diventato particolarmente ostile al giovane. “Kemal mi parlava di discriminazioni, di battute acide sul fatto che fosse musulmano, di isolamento, di una riunione in cui i suoi colleghi avevano votato per mandarlo via”, denuncia il padre, che ricorda le parole del figlio: “Al lavoro non mi vogliono più. Perché sono straniero, perché sono musulmano”. “Kemal diceva di essere stato isolato – sottolinea la sorella – Mi parlava di stupide battute sul Ramadan. Situazioni spiacevoli che hanno pesato parecchio su un equilibrio psicologico molto delicato”.
Proprio poche ore prima di togliersi la vita, Kemal era stato colto da un attacco d’ansia sul posto di lavoro: si era recato al pronto soccorso, da cui era stato dimesso poche ore dopo.

L’azienda in cui il giovane lavorava non ha voluto rilasciare dichiarazioni ai giornalisti.
I carabinieri hanno avviato le indagini per fare luce sulla vicenda e sulla situazione lavorativa che, se confermata, sarebbe estremamente grave.

 

 

Share on facebook
Facebook
Share on twitter
Twitter
Share on linkedin
Linkedin
Share on pinterest
Pinterest
Share on whatsapp
Whatsapp
Share on email
Email

Filed Under: News Tagged With: bosniaco, discriminazione, lavoro, mobbing, suicidio

Footer

Contatti

Associazione di Promozione Sociale Lunaria
via Buonarroti 39, 00185 - Roma
Dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 17.00

Tel. 06.8841880
Email: info@cronachediordinariorazzismo.org

Social

  • Facebook
  • Instagram
  • Twitter

Newsletter e Donazioni

Tutti i contenuti di questo sito, ove non diversamente indicato, sono coperti da licenza Creative Commons | Informativa sull'uso dei cookies
Gestisci Consenso Cookie

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, ma non utilizza alcun cookie di profilazione.

Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
{title} {title} {title}

Sostieni il nostro lavoro conto il razzismo con una donazione

×