In vista del prossimo censimento generale della popolazione e delle abitazioni, i comuni hanno aperto le selezioni per il reclutamento di rilevatori e coordinatori comunali per lo svolgimento della raccolta dei dati. I Comuni possono reclutare anche personale esterno all’amministrazione utilizzando forme contrattuali di lavoro temporaneo o subordinato quali il lavoro a chiamata e la collaborazione occasionale o continuativa.
Molti degli avvisi di selezione pubblicati dai Comuni prevedono tra i requisiti di partecipazione alle selezioni il possesso della cittadinanza italiana o di un paese comunitario.
L’Asgi ha scritto all’Anci, all’Unar e alla Commissione Europea evidenziando che in questo modo è stata violata la parità di trattamento tra lavoratori migranti e regolarmente soggiornanti di paesi terzi e lavoratori nazionali. L’esclusione dalle selezioni dei migranti regolarmente soggiornanti di paesi terzi risulta illegittima tanto più tenendo conto del fatto che le selezioni non sono finalizzate all’inserimento di nuove unità di personale nella pubblica amministrazione ma alla costituzione di rapporto di lavoro temporaneo e parasubordinato.
L’associazione chiede dunque all’Anci di dare nuove disposizioni ai Comuni per eliminare il requisito della cittadinanza italiana o di uno stato membro dell’unione Europea dagli avvisi di selezione.
Per maggiori informazioni: www.asgi.it