05-08-2017, Itala(CT) - Sicilia
“Non siamo razzisti ma non possiamo accogliere così tante persone in un territorio piccolo con diverse problematiche”. È la sintesi del dibattito che si è aperto tra i cittadini e gli amministratori dopo l’arrivo di 50 migranti, condotti in una residenza sanitaria assistenziale ubicata appena fuori paese. “Così si determina la morte di Itala, dopo che per anni abbiamo cercato con notevoli sforzi di valorizzare il territorio con le poche ricorse che abbiamo – hanno detto i protestanti – e non possiamo subire le decisioni prese da altri senza che vi sia un confronto con il territorio e con il sindaco, la massima autorità locale”. I cittadini si sono intanto organizzati in un comitato, capeggiato da Antonella Ciccarello, che ha avviato una raccolta firme per chiedere un confronto con gli organi competenti e ottenere il rispetto degli accordi sul numero massimo di migranti accoglibili, in modo da garantire la sicurezza di tutti. A sottoscrivere il documento anche il sindaco e gli altri amministratori.
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
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Origini nazionali o etniche | Accoglienza | Gruppi non partitici e di privati cittadini | |||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
Migranti e Richiedenti asilo | Società |