31-10-2017, Torino(TO) - Piemonte
Cheikh, arrivato in Italia tre anni fa da minore straniero non accompagnato, oggi ha diciannove anni: entrato in un progetto Sprar per i rifugiati è stato poi accolto in una famiglia. I genitori affidatari gli regalano una bici pieghevole per aiutarlo a raggiungere il suo posto da apprendista più facilmente, dopo aver preso il treno. Il giovane viene fermato alla stazione di Porta Nuova da tre agenti che prendono la bici e lo bloccano. Gli dicono: “Di chi è? Non è tua”. Poi, lo trascinano all’ufficio e scatta l’interrogatorio. Gli chiedono di chi sia la bicicletta, se è stata rubata a qualcuno. Il ragazzo è costretto a chiedere di chiamare la famiglia affidataria per fornire garanzie e spiegazioni. Poi lo lasciano andare
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Torino | TO | Piemonte | La Stampa | Discriminazioni | |||
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Origini nazionali o etniche | Rapporti con le istituzioni | ||||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
di cui Forze dell'Ordine | Adulto 30-65 anni | Giovane 18-29 anni | Migranti e Richiedenti asilo | Istituzioni |