30-11-2013, Scanzano Jonico(MT) - Basilicata
Un lavoratore di nazionalità rumena, dipendente di un'azienda agricola, resta senza carburante per la propria autovettura, e ha la necessità di raggiungere urgentemente la propria compagna incinta, che ha telefonato dicendo di tornare urgentemente a casa, perchè sta accusando dei dolori. L'uomo, non potendo fare altrimenti, nè potendo avvisare il titolare, decide di rifornirsi autonomamente di gasolio da un barile dell'azienda. Viene scoperto dai figli del suo datore di lavoro, due giovani di 25 e 23 anni, i quali hanno una reazione di una violenza inaudita. Colpiscono il malcapitato con un bastone e un forcone, provocando la frattura delle ossa del naso, di un'ulna, di quattro costole, oltre alla rottura di un dente. Lesioni giudicate guaribili in oltre 40 giorni all'ospedale di Policoro. I due fratelli vengono poi arrestati dai carabinieri per il delitto di lesioni personali gravi in concorso. Oltre ai futili motivi, ai due fratelli viene riconosciuta anche l'aggravante della crudeltà, per i colpi inferti sino a fargli perdere i sensi. C'è da precisare che, peraltro, il carburante era una modalità con cui l'uomo veniva normalmente compensato per prestazioni lavorative occasionali dal titolare stesso.
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