30-10-2015, Prada di San Zeno di Montagna(VR) - Veneto
Nella notte, scoppiano due ordigni esplosivi davanti all'Hotel Genziana, che ospita circa 80 richiedenti asilo originari del Bangladesh e del Pakistan. Su una recinzione dell'albergo, viene affisso anche uno striscione bianco, senza firma, con la scritta nera "Italia agli italiani". L'esplosione non arreca alcun danno concreto all'albergo, poiché, fortunatamente, gli esplosivi vengono fatti scoppiare ad una distanza di circa 100 metri. Ma gli investigatori rilevano che il gesto è grave e pericoloso. Dopo oltre sei mesi di indagini condotte dalla Digos, anche con l'ausilio dei sistemi di videosorveglianza, si giunge all'epilogo. Sono tutti incensurati, di età compresa tra i 18 e i 21 anni, residenti in località vicine, i cinque giovani indagati, ad eccezione di una ragazza (minorenne all'epoca dei fatti), che ha precedenti per lesioni personali, ingiuria e minacce. La Questura di Verona li ha denunciati per i reati di fabbricazione ed esplosione di ordigni, aggravati dalla finalità della discriminazione "razziale". I giovani si sono giustificati dicendo di averlo fatto non per causare danni a cose o a persone, ma per esprimere pubblicamente la loro contrarietà alla presenza di profughi nel "loro territorio".
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Prada di San Zeno di Montagna | VR | Veneto | Ansa | Danni contro le proprietà o le cose | |||
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Danneggiamenti | Origini nazionali o etniche | Vita pubblica | Gruppi non partitici e di privati cittadini | ||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
Giovane 18-29 anni | Società |