30-07-2009, Firenze(FI) - Toscana
Un cittadino italiano ed una cittadina cinese, senza regolare permesso di soggiorno, decidono di sposarsi a Firenze, anziché nella provincia di Treviso, dove lo sposo è residente, poiché lì risulta troppo rischiosa la celebrazione delle nozze. Nel trevigiano il «pacchetto sicurezza », pur non essendo ancora entrato in vigore, è già in uso: la sposa rischia un rimpatrio forzato. Perché «in quelle zone, dietro pressione della questura di Treviso, qualora si presenti un caso di matrimonio fra italiani e stranieri -afferma l'avvocato Giovanni Cecilian, che assiste la coppia- è già prassi consolidata segnalare appunto alla questura la richiesta di pubblicazione e la data della celebrazione, affinché le forze dell'ordine possano intervenire per bloccare l'irregolare, portarlo in questura e poi al centro di identificazione, e infine rimpatriarlo».
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