30-01-2010, Massa(MS) - Toscana

In vari comuni della toscana, si sviluppano contemporaneamente una serie di azioni minacciose di stampo xenofobo e antisemita ai danni di alcuni amministratori comunali. Alla base di questa offensiva, sembra esserci un comune bersaglio: i presunti favoritismi ai cittadini stranieri nell'assegnazione delle case popolari e le politiche di inclusione sociale. «Rosarno = Massa, Nardi 6 la 1 della lista» e la stella a cinque punte e il logo Br: questa la scritta che colpisce la vicesindaco e assessore all'edilizia del Comune, Martina Nardi. Riferimenti a Rosarno e alle case popolari che il Comune di Massa concederebbe agli stranieri sono già presenti in una lettera minatoria, anch'essa siglata Br, scoperta dalla polizia in municipio, abbandonata sul tavolo di un usciere durante l'allarme bomba provocato da una telefonata anonima al 113. La busta è indirizzata: "X il vicesindaco Nardi" e contiene anche alcune cartucce di fucile. Sempre in settimana, durante la notte, una stella a cinque punte con la scritta Br viene tracciata anche sul muro della villetta del sindaco, non lontano dal muro su cui è stata scoperta la scritta minatoria ai danni della Nardi. Ad Arezzo, invece, circolano lettere di contenuto razzista e con minacce al sindaco di Montevarchi, al sindaco di Arezzo e al prefetto. Le lettere accusano i sindaci di favorire gli immigrati e le politiche dell'integrazione. Nell'ultima missiva in ordine di tempo, arrivata in coincidenza con il Giorno della Memoria, si inneggia all'olocausto e ad Auschwitz, con la quale Arezzo si è gemellata. Polemica, infine, a Pontedera per alcuni manifesti che annunciano una manifestazione in ricordo dei caduti nelle foibe e in cui appare una croce celtica stilizzata. I manifesti sono firmati da un gruppo di «nostalgici della repubblica sociale italiana».