29-11-2019, Milano(MI) - Lombardia
Maxime Mbandà, flanker della Nazionale azzurra di rugby, originario della Campania, figlio di un medico congolese, denuncia con un post su Facebook, alla vigilia della partenza con la sua squadra di club, le Zebre, per il Galles, un caso di razzismo del quale è stato vittima. «Ieri sera — scrive — dopo anni che non mi succedeva, ho subito un atto di razzismo. Sentirsi dire, da cittadino italiano e mulatto quale sono ”VATTENE NEGRO DI MERDA, TORNATENE AL TUO PAESE” (parole tutte reperibili in qualsiasi dizionario Treccani), mi ha letteralmente ferito, deluso, danneggiato moralmente e mi ha fatto riflettere tutta la notte. Solitamente cerco di farmi scivolare addosso tutte quelle frasi stupide che vengono passate come barzellette o frasi scherzose riguardante i NEGRI o comunque gli immigrati in generale, MA QUESTA VOLTA NO».
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Milano | MI | Lombardia | Repubblica.it | Violenze verbali | Offese, minacce e molestie razziste | ||
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Tratti somatici | Sport | ||||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
Giovane 18-29 anni | italiana | Società |