29-09-2008, Parma(PR) - Emilia-Romagna

Emmanuel Bonsu Foster, studente ghanese di 22 anni, viene fermato all'uscita di una scuola di Parma, braccato e picchiato da sei agenti della Polizia municipale: un piede sopra alla testa, le manette e poi le botte, anche all'interno della macchina di servizio e in caserma, dove viene anche insultato con frasi razziste, denudato e umiliato. Bonsu, a detta degli agenti, sarebbe stato "scambiato per un pusher". Tuttavia, il movente razzista del pestaggio viene confermato dalla scritta riportata sulla busta consegnata ai familiari con il verbale del fermo, su cui viene semplicemente scritto: «Emmanuel negro». Il comune di Parma avvia un'indagine,a seguito della denuncia presentata da Bonsu ai carabinieri. L'inchiesta coinvolge 10 vigili: quattro di loro vengono messi agli arresti domiciliari. Nel gennaio 2014, otto vigili urbani del comando vengono condannati anche in Appello. La pena più alta inflitta dalla giudice della Corte d'Appello di Bologna è per Pasquale Fratantuono, l'agente che si fece fotografare con Bonsu ritratto come un "trofeo". Il vigile dovrà scontare 5 anni e 6 mesi di reclusione per lesioni, sequestro di persona e altri reati, con l'aggravante della discriminazione "razziale". La pena più bassa è invece quella per Graziano Cicinato condannato a 2 anni e 10 mesi. Il giudice ha anche stabilito che il Comune di Parma non dovrà risarcire la parte civile proprio come era successo in primo grado. Il risarcimento alle vittime è saltato infatti per un errore degli avvocati, un ritardo cioè nel depositare le conclusioni da parte degli avvocati della famiglia di Bonsu.