29-07-2018, Catania(CT) - Sicilia
Cinque migranti, muniti di biglietto, di cui tre donne, vengono lasciati alla stazione interlinea da un bus in servizio tra Catania e Taormina, mentre stanno caricando i bagagli a bordo. Una testimone oculare racconta: “L’autista ha chiuso le bussole e se n’è andato lasciando a terra quel gruppo di persone. È intervenuto un impiegato della stessa azienda che ha cercato di calmare quelle persone, persone tra l’altro che parlano perfettamente l’italiano. Hanno detto che vogliono sporgere denuncia e io naturalmente sono pronta a testimoniare”. Anche il vigilantes del terminal conferma: "L'autobus non era pieno, l'ho visto coi miei occhi: i posti c'erano e il ragazzo urlava all'autista di fare salire le altre donne che erano con lui. Ma è partito". Da Etna Trasporti, l’azienda di trasporto pubblico locale, il direttore mette in evidenza il fatto che sul bus si trovavano già una quarantina di “persone straniere e se l’autista fosse stato razzista non avrebbe fatto salire nemmeno loro”. Secondo l’azienda, “il bus era in manovra e per questo è stata chiusa la bussola”
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Catania | CT | Sicilia | tpi.it | Discriminazioni | |||
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Origini nazionali o etniche | Servizi pubblici | ||||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
Adulto 30-65 anni | Giovane 18-29 anni | Migranti e Richiedenti asilo | Società |